La Sezione Seconda del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto la richiesta di sospensione cautelare contro l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e il Ministero dell’Economia e
La Sezione Seconda del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha respinto la richiesta di sospensione cautelare contro l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’istanza riguardava l’annullamento, previa sospensione, della Determinazione Direttoriale n. 656848 del 25 ottobre 2024, che istituisce un Albo dei punti vendita autorizzati per la ricarica di conti di gioco online.
In questi giorni sono stati presentati ricorsi contro la determina Pvr da vari operatori, ma il ricorso respinto è stato presentato da Goldbet, per la quale la determinazione dell’ADM risulterebbe lesiva dei propri interessi. In particolare, la società lamenta una regolamentazione troppo restrittiva che, in caso di mancato annullamento, potrebbe incidere negativamente sulla rete di operatori che gestiscono le ricariche.
Il TAR ha respinto la richiesta di misura cautelare monocratica ritenendo che, allo stato attuale, non sussistano i requisiti di “estrema gravità ed urgenza” richiesti per giustificare una sospensione immediata della determinazione ADM. Secondo il Tribunale, il periculum in mora, ossia il rischio di un danno irreparabile in attesa della decisione collegiale, non appare giustificato, dato che la misura dell’ADM ha carattere generale e non sembra destinata a causare danni imminenti e irreparabili alla società ricorrente.
Inoltre, il TAR ha rilevato che la scadenza del termine di applicazione della norma, prevista per il 18 novembre 2024, non costituisce un elemento di urgenza tale da richiedere un intervento immediato in via monocratica. La questione sarà quindi riesaminata in occasione della camera di consiglio fissata per il 4 dicembre 2024, dove le parti potranno discutere e presentare ulteriori elementi di valutazione.
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