19 Aprile 2024 - 10:31

Pubblicità del gioco d’azzardo. Coraggio (DLA Piper): “Divieto non applicabile su maglie dei giocatori e bordo campo trasmessi dagli altri Stati Ue”

“La prossima direttiva sui servizi di media audiovisivi europei prende posizione contro il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo, aumentando le possibilità di successo delle attuali sfide contro il divieto

09 Ottobre 2018

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“La prossima direttiva sui servizi di media audiovisivi europei prende posizione contro il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo, aumentando le possibilità di successo delle attuali sfide contro il divieto italiano.
Il divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo italiano è uno degli argomenti più caldi al momento e il dibattito potrebbe essere ulteriormente animato dalle prossime regole europee sui media”.

 

Lo ha affermato l’avvocato Giulio Coraggio, DLA Piper, commentando il testo finale adottato dal Parlamento europeo lo scorso 2 ottobre sull’aggiornamento della direttiva sui servizi di media audiovisivi dell’UE.

 

Come avevamo anticipato sulle pagine di PressGiochi la scorsa settimana, tale progetto di direttiva intende stabilire nuove regole sui media, ma ciò che conta nel dibattito sul divieto pubblicitario adottato dal Governo Giallo – Verde è che il Parlamento europeo afferma:

“Le misure adottate da uno Stato membro per attuare il proprio regime nazionale in materia di tutela dei consumatori, anche per quanto concerne la pubblicità del gioco d’azzardo, dovrebbero essere giustificate, proporzionate all’obiettivo perseguito e necessarie ai sensi della giurisprudenza della Corte. In ogni caso, uno Stato membro ricevente non deve adottare misure che ostino alla ritrasmissione, sul proprio territorio, di trasmissioni televisive provenienti da un altro Stato membro”.

 

 

Nel dettaglio, afferma l’avvocato Coraggio: “Si sottolinea che le regole pubblicitarie del gioco d’azzardo devono essere giustificate, proporzionate e necessarie, mentre un divieto totale di pubblicità sul gioco d’azzardo non può soddisfare nessuno di questi criteri; e che il divieto non può essere applicato, ad esempio, alla trasmissione di partite di calcio che si svolgono in un altro Stato membro dell’UE, ad esempio dove le pubblicità di giochi d’azzardo possono trovarsi sulle magliette dei giocatori o ai lati del campo.

Ci si chiede quindi, quale sarà l’esito della battaglia sul divieto di pubblicità sul gioco d’azzardo italiano. La lotta contro il divieto di pubblicità del gioco d’azzardo – continua il legale –  è in corso dinanzi alle autorità europee. Inoltre, l’Autorità italiana delle comunicazioni che è incaricata dell’esecuzione del divieto sta attualmente conducendo indagini. Ma non è chiaro quale esito potrebbero portare in relazione alle disposizioni che affrontano un rischio così elevato di mancato rispetto delle leggi e dei principi della Costituzione italiana.

Si spera che una soluzione verrà trovata prima del luglio 2019, quando il divieto sarà effettivamente pienamente operativo”.

 

PressGiochi