Nel corso della seduta di oggi 26 giugno al Senato, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha risposto all’interrogazione con carattere urgente sulle misure contro i
Nel corso della seduta di oggi 26 giugno al Senato, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha risposto all’interrogazione con carattere urgente sulle misure contro i rischi del gioco d’azzardo presentato dal Movimento 5 Stelle.
“Nel testo dell’interrogazione si fa riferimento al decreto-legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 96, con cui è stato introdotto il divieto di pubblicità, sponsorizzazione e tutte le altre forme di comunicazione a contenuto promozionale relative a giochi e scommesse con vincite in denaro, nonché al gioco d’azzardo, anche in forma indiretta, anche nell’ambito delle manifestazioni sportive.
Al di là delle opinioni, tutte rispettabili, anche diverse tra loro, sugli aspetti tecnici oggetto dell’interrogazione, confermo nuovamente due punti fermi: il contrasto all’economia criminale, che si sviluppa anche attraverso la gestione del settore senza frontiere e senza regole delle scommesse e del gioco d’azzardo illegali; il prioritario contrasto alla ludopatia, che rappresenta un’assoluta priorità dell’azione politica e istituzionale del Governo, anche in considerazione dell’incidenza sociale del fenomeno, di fronte al quale dobbiamo provvedere, avvertendone l’urgenza, elaborando strategie, attivando strumenti che abbiano profili di concretezza duraturi nel tempo, frutto della collaborazione tra Governo, Parlamento, enti del territorio, operatori del settore e tutte le entità che rappresentano i legittimi portatori di interesse.
A questo proposito, ricordo che la Presidente del Consiglio dei ministri, attraverso il Dipartimento per le politiche contro la droga e le altre dipendenze, in coordinamento con il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero della salute, sta razionalizzando tutte le attività relative a informazione, formazione e contrasto alle dipendenze patologiche, che saranno finanziate, a partire dal corrente anno, anche con lo stanziamento relativo al Fondo nazionale per la prevenzione, il monitoraggio e il contrasto del diffondersi delle dipendenze comportamentali tra le giovani generazioni.
Per la realizzazione di attività di analisi e monitoraggio del fenomeno delle dipendenze patologiche, il Dipartimento beneficerà anche di quota parte delle risorse stanziate, sempre con legge di bilancio 2025, dal Fondo per le dipendenze patologiche, istituito nello stato di previsione del Ministero della salute. Evidenzio, inoltre, che più di un terzo del citato Fondo per le dipendenze patologiche, della consistenza complessiva di 94 milioni di euro annui, sarà dedicato in modo specifico alla realizzazione di piani regionali di contrasto al gioco d’azzardo patologico.
Tra l’altro, è importante sottolineare che anche la risoluzione recentemente approvata dalla 7a Commissione del Senato sull’affare assegnato n. 773, recante prospettive di riforma del calcio italiano, si propone di riconoscere una quota del valore complessivo della scommessa al finanziamento di progetti sociali e sportivi a beneficio dei giovani che praticano attività sportiva. Tra questi interventi, si fa specifico riferimento anche a progetti di contrasto alla ludopatia e per la prevenzione, il contrasto e l’assistenza in caso di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nei confronti di atleti ed atlete, nonché a progetti volti a contrastare ogni forma di razzismo e antisemitismo all’interno degli stadi.
Un altro elemento da non sottovalutare è che, in un ordinamento in cui è consentita l’attività di offerta di gioco a pagamento, è necessario evitare il disallineamento con la normativa euro-comunitaria e con la disciplina nazionale, nel rispetto del principio di proporzionalità e della libertà di impresa, a fronte di un divieto che investe in maniera indiscriminata qualsiasi forma di comunicazione commerciale.
Ritengo particolarmente rilevante, inoltre, che la Corte di giustizia europea si sia espressa circa la possibilità di una politica di espansione controllata del settore del gioco d’azzardo, chiarendo che questa può essere coerente con l’obiettivo di attirare giocatori che praticano attività clandestine e di rendere le attività autorizzate maggiormente tutelate.
Per queste ragioni, gli operatori autorizzati dovrebbero poter disporre di un’alternativa affidabile ed efficace rispetto a un’attività vietata, anche attraverso una pubblicità mirata, associata a campagne di sensibilizzazione e iniziative culturali concrete volte alla lotta alla ludopatia.
Per quanto concerne l’inosservanza delle disposizioni in materia di divieto di pubblicità a giochi e scommesse, il soggetto competente alla contestazione e alla irrogazione delle sanzioni è l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che, nel perseguimento delle proprie finalità istituzionali, è deputata all’individuazione delle modalità di svolgimento delle campagne di comunicazione nel settore del gioco con vincite in denaro tali da non incorrere nelle violazioni concernenti tale materia.
Desidero concludere il mio intervento sottolineando che sarà mia cura promuovere un necessario e immediato confronto politico e tecnico tra Governo e Parlamento su questo tema socialmente così rilevante, anche alla luce dei molteplici risvolti sul piano nazionale e sovranazionale, al fine di garantire il necessario bilanciamento tra la tutela della salute delle persone e la libertà di iniziativa economica, nel pieno rispetto della legalità”.
PressGiochi
Fonte immagine: gianlucadimarzio.com