16 Luglio 2025 - 03:34

Proroghe bingo, si cerca il punto di equilibrio 

La Corte di Giustizia ha sostanzialmente affermato che è tutto il sistema delle proroghe essere illegittimo, e non si può annullare solamente il quantum del canone, perché altrimenti si assegnerebbe

01 Luglio 2025

La Corte di Giustizia ha sostanzialmente affermato che è tutto il sistema delle proroghe essere illegittimo, e non si può annullare solamente il quantum del canone, perché altrimenti si assegnerebbe un vantaggio immotivato ai concessionari del bingo. Quale soluzione dovrebbe allora raggiungere la sentenza? È sostanzialmente la domanda che ha rivolto il Presidente della VII Sezione ai legali delle concessionari del Bingo

 

Secondo l’avv Tariciotti, occorre riportare il canone di proroga ai 2.800 euro stabiliti in origine, la soglia che era stata oltretutto fissata sulla base d’asta della gara del 2014. “Il tema e’ l’equilibrio della concessione e occorre capire se il canone attuale mantiene la concessione in equilibrio” .

 

Secondo l’avv. Vergerio occorre azzerare completamente il regime di proroga, visto che la Che lo ha ritenuto totalmente illegittimo, e arrivare quanto prima a una gara. “L’attuale normativa e’ illegittima e ci si aspettava una maggiore attenzione da parte del legislatore. Invece è come scontrarsi con un muro di gomma, si prosegue con la proroga – che ha raggiunto ormai i 9mila euro – e che perpetua una serie di condizioni capestro come il divieto di trasferirsi” .

 

Rinviare all’Amministrazione il compito di determinare le condizioni di equilibrio, in un processo che dovrebbe essere concordato con le parti. È in sostanza la soluzione che ha proposto l’avv. Dagnino, spiegando che questo processo “dovrebbe tenere conto anche dei fatturati delle singole sale. Il canone non può essere forfettario” .

 

Per l’avv. Giacobbe occorre tornare ai canone di proroga di 2.800 euro, oppure dare mandato a Adm di trovare il nuovo punto di equilibrio. “In questo caso però occorre fissare dei paletti chiari, e configurare il canone ai reali fatturati del solo bingo, senza prendere in considerazione gli altri prodotti coime gli apparecchi”

 

Per l’Avvocatura dello Stato i ricorsi originari censuravano la nota con cui Adm rifiutava di rinegoziare i canoni dopo la pandemia, e su questo punto la Cge ha stabilito che la normativa italiana non e’ in contrasto con il diritto Ue. Le soluzioni prospettate dalle sale inoltre vanno al di là della richieste originarie e sono molto diverse l’una dall’altra. L’Avvocatura ha ricordato inoltre che le sale bingo hanno impugnato tutti gli aumenti del canone, la sentenza del Consiglio di Stato potrebbe avere ricadute enormi su quei contenziosi pendenti.

Bingo, oggi l’udienza del Consiglio di Stato sulle proroghe senza fine. Sentenza attesa a fine estate

PressGiochi

Fonte immagine: PALAZZO SPADA SEDE DEL CONSIGLIO DI STATO