20 Aprile 2024 - 12:23

PressGiochi@Enada: arriva in fiera e online!

Apparecchi da gioco, scommesse e giochi di puro intrattenimento nel cortocircuito legislativo, frutto di una politica frammentaria e scoordinata. Ma qualcosa sembra muoversi… proprio a partire dalla Regione che tra

14 Marzo 2017

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Apparecchi da gioco, scommesse e giochi di puro intrattenimento nel cortocircuito legislativo, frutto di una politica frammentaria e scoordinata. Ma qualcosa sembra muoversi… proprio a partire dalla Regione che tra le prime ha imposto l’entrata in vigore di divieti e fasce orarie.

 

Abbiamo dedicato il nostro articolo di copertina proprio alla Liguria oggetto delle cronache delle ultime settimane, perché proprio la politica regionale ligure sembra accorgersi finalmente che il proibizionismo non porterà altro che a disoccupazione e chiusura definitiva di molte sale.

Ma d’altronde come affermano gli stessi assessori locali, è tutta colpa dell’amministrazione precedente. Nel nuovo numero cartaceo di PressGiochi@Enada che distribuiamo in questi giorni in fiera Enada a Rimini si parla di questo e di molto altro. Antiriciclaggio, social gambling, nuovi trand per le slot machine e Awp-R.

 

Dal mondo delle Awp, in particolare, arrivano segnali incoraggianti di progetti per l’introduzione delle macchine connesse a remoto che garantiscono il mantenimento di un modello industriale molto vicino a quello esistente, con apparecchi sulla carta più evoluti tecnologicamente e dotati di requisiti di sicurezza e controllabilità più avanzati.

Le scommesse – invece – sono in una fase di stallo: anche se l’offerta si evolve irrefrenabile con nuovi prodotti pronti a sbarcare nel mercato anche nazionale e gli operatori attendono di gareggiare per l’ottenimento di una concessione, il bando tarda ad arrivare con una proroga che rischia di ritrasformare quello italiano in un caso unico nel contesto internazionale, aprendo la via al fronte dell’illegalità.

 

Guardiamo, infine, alle novità dell’automatico e del puro intrattenimento: i gestori di comma 7 dicono basta alle leggi regionali che stanno allargando i divieti imposti ai giochi con vincita in denaro ai loro prodotti – ticket redemption in particolare – organizzando addirittura una propria fiera, come una sorta di protesta per mostrare e rivendicare la loro autonomia industriale rispetto al settore.

 

Ma è questa la strada giusta per risolvere i complessi problemi del settore? Dividersi non è mai stata la soluzione. E la fiera Enada di Rimini dovrebbe essere sfruttata, a maggior ragione oggi, dalle aziende del gaming per tornare a mostrarsi come un tempo, far bella mostra di sé come solo loro sanno fare e come solo loro possono fare per dimostrare la compattezza di un comparto che deve tutelare la legalità del proprio operato.

 

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Cristina Doganini – PressGiochi