“Senza regole non c’è gioco sicuro. Vorrei appunto esprimere quello che è lo scopo della regolamentazione. Lo stato italiano ha fatto una scelta precisa che si esprime attraverso il modello
“Senza regole non c’è gioco sicuro. Vorrei appunto esprimere quello che è lo scopo della regolamentazione. Lo stato italiano ha fatto una scelta precisa che si esprime attraverso il modello delle concessioni. È lo Stato che dà attraverso le gare di concessione allo svolgimento di attività alle società di gioco che vengono chiamate a rispettare delle regole ben precise.
Ci sono regole che di operatori di gioco legale devono rispettare e che attraverso il concessionario si estendono a tutti gli operatori sul territorio, tra questi esercenti e gestori.
Il primo passo è conoscere le esigenze della popolazione: se c’è una domanda di gioco è giusto portarla alla luce, non nasconderla e regolamentarla con norme ben precise perché quello del gioco è un settore che si presta in modo particolare alla possibilità di emersione di fenomeni di illegalità.
Attraverso il sistema legale è possibile mettere in campo una serie di strumenti di prevenzione ai fenomeni di dipendenza. Ed è possibile, inoltre, contrastare eventuali fenomeni di antiriciclaggio. Valorizzare il settore del gioco legale significa agire contro l’illegalità.
In particolare, nel gioco fisico è più agevole trovare misure di prevenzione e cura del gioco perché – parlando sempre del mondo legale- nel fisico il ruolo degli operatori all’interno degli esercizi può essere sicuramente una sorta di anello di congiunzione tra il mercato del gioco e le esigenze delle istituzioni preposte alla cura delle dipendenze. Non è semplice perché gli operatori devono essere istruiti per poter individuare situazioni patologiche e indirizzare i soggetti a rischio verso le istituzioni proposte.
Questo aspetto è presente all’interno della bozza del decreto legislativo sul riordino del gioco.
L’emanazione del decreto attuativo sul gioco fisico tanto atteso è ormai imminente. Rispetto al confronto con regioni e istituzioni preposte, già da febbraio come ADM abbiamo dato tutto il supporto tecnico necessario al Ministero per la redazione del testo.
Riguardo al testo posso dire che segue le istruzioni presenti nella legge delega. Tra le varie misure è presente anche la prevenzione da gioco patologico attraverso una serie di strumenti.
Rispetto ad altre misure adottate dalle varie regioni come l’individuazione dei luoghi sensibili accompagnate ad altre divieti adottate negli ultimi anni ha fatto si che il comparto degli apparecchi fosse in calo ormai da diversi anni a livello di raccolta con una riduzione delle entrate erariali piuttosto significativa. L’attuale situazione manifesta, infatti, una riduzione del gioco fisico contro una significativa crescita del gioco online. Ciò comporta che pur con l’aumento ogni anno del gioco online, si siano ridotte le entrate erariali dello Stato dal settore dei giochi.
L’espansione del gioco online è dettata da un’inevitabile modifica dei comportamenti di gioco, fenomeno che si è intensificato a partire dal periodo del covid e che esiste in tutti i settori dell’economia attualmente”.
Lo ha dichiarato Elisabetta Poso, direttrice ufficio apparecchi da intrattenimento ADM durante l’evento “In nome della legalità- Senza regole non c’è gioco sicuro” che si è tenuto questa mattina al Salone dei Marmi – Palazzo di Città di Salerno.
PressGiochi