18 Aprile 2024 - 08:34

Pordenone. La consigliera comunale Piccin propone una maggiore tassazione ai locali con slot machine

Una proposta di legge per modificare la legge varata lo scorso anno dal Consiglio regionale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. A presentarla la consigliera del gruppo misto Mara

10 Aprile 2015

Print Friendly, PDF & Email

Una proposta di legge per modificare la legge varata lo scorso anno dal Consiglio regionale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico. A presentarla la consigliera del gruppo misto Mara Piccin che ha portato il problema dell’inefficacia della norma anche in consiglio comunale a Pordenone.

«In sede di discussione della legge, ho espresso le mie perplessità sull’efficacia delle disposizioni dell’impianto normativo e sull’effettiva deterrenza nei confronti dei pubblici esercizi che scelgono di installare “macchinette” per il gioco. Ad un anno dalla sua approvazione, i miei dubbi si sono rivelati certezze».

La consigliera pordenonese ha pronte le modifiche: «L’intervento normativo proposto introduce un sistema premiale con la previsione di incentivi e disincentivi economici, sotto forma di maggiorazioni e riduzioni dell’Irap, per gli esercizi pubblici e commerciali e i circoli privati in cui vi sia offerta di apparecchi per il gioco lecito: una maggiore tassazione ai locali con le “macchinette” sarà più efficace del bollino di qualità agli esercenti che non le hanno».

Piccin è convinta della bontà della proposta: «Grazie a tali misure concrete, presto gli esercenti si accorgeranno che non sarà loro più conveniente tenere le slot machine e ciò andrà a beneficio di tutti i giovani e di tutti i lavoratori che cadono nella tentazione di una facile vincita, perdendo euro dopo euro.

Inoltre i divieti previsti dalle legge, in ordine alle distanze minime delle sale giochi dai luoghi sensibili, troveranno applicazione anche per quei locali che già posseggono le slot, alla scadenza del loro titolo abilitativo».

La componente del gruppo misto conclude: «La legge attuale è figlia, da un lato, della paura dell’attuale maggioranza di non scomodare troppo la “lobby delle slot machine”, e dall’altro della morbosa necessità fine a sé stessa di piantare “bandierine” da poter vendere a buon prezzo a media e cittadini, senza però riconoscere che l’efficacia del contenuto della legge rasenti lo zero».

Le modifiche proposte non vogliono però essere, per Piccin, terreno di scontro politico: «Il mio intento è solo quello di perseguire il bene della comunità regionale e portare in aula delle modifiche che contrastino efficacemente la piaga sociale del gioco d’azzardo patologico. Auspico che maggioranza e giunta non remino contro corrente».

PressGiochi