20 Aprile 2024 - 02:16

Polonia. Calo del 10% delle tasse sul gioco d’azzardo nel primo semestre 2020

Il Ministero delle Finanze ha rivelato che le entrate fiscali del gioco d’azzardo e della lotteria sono diminuite del 10% su base annua a 343,4 milioni di PLN (75 milioni di euro) per il primo semestre. Il calo è stato particolarmente marcato per il secondo trimestre, con il gettito fiscale che è sceso del 27% su base annua a PLN 188,6 milioni per i tre mesi terminati il ​​30 giugno.

18 Agosto 2020

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Il Ministero delle Finanze ha rivelato che le entrate fiscali del gioco d’azzardo e della lotteria sono diminuite del 10% su base annua a 343,4 milioni di PLN (75 milioni di euro) per il primo semestre. Il calo è stato particolarmente marcato per il secondo trimestre, con il gettito fiscale che è sceso del 27% su base annua a PLN 188,6 milioni per i tre mesi terminati il ​​30 giugno. Il Ministero ha attribuito il calo all’interruzione del calendario sportivo e al chiusura dei negozi di scommesse a causa della pandemia. I dati dell’associazione polacca di scommesse Graj Legalnie mostrano che STS Gaming Group ha consolidato la sua leadership nel settore delle scommesse sportive nel secondo trimestre. Il gruppo, che il mese scorso ha acquistato la società ceca di servizi tecnologici Betsys, ha aumentato la sua quota di mercato del 4% su base annua, fino a rappresentare ora oltre il 50% del mercato. Il secondo operatore è Fortuna Entertainment, che ha visto la sua quota scendere dal 7% al 25% del mercato. Al terzo posto Forbet, il bookmaker storico polacco, ha aumentato la sua quota di mercato dall’1% al 7%. I successivi ricavi più alti sono stati rivendicati da LV Bet, Betclic e Betfan, ciascuno con il 3% del mercato, seguito da E-Toto, Totolotek, Totalbet, Superbet, Ewinner, Pzbuk e Noblebet che condividevano il 9% del mercato tra di loro . Graj Legalnie ha dichiarato che l’industria è stata duramente colpita dal COVID-19, in particolare a causa della sospensione degli sport. Sta facendo una campagna affinché il Governo riduca temporaneamente l’imposta sul fatturato del 12% sui giochi al 10%, sostenendo che, a parte gli operatori più affermati, i bookmaker stanno lottando con la “non redditività cronica”. L’associazione ha anche osservato che la pandemia ha accelerato il passaggio al digitale, con alcuni bookmaker che hanno ricevuto fino all’85% delle entrate dall’online.

 

 

 

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