In Commissione Cultura del Senato è stata respinta la proposta di emendamento presentata dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia al decreto legge di attuazione del PNRR per l’avvio
In Commissione Cultura del Senato è stata respinta la proposta di emendamento presentata dalla senatrice del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia al decreto legge di attuazione del PNRR per l’avvio dell’anno scolastico 2025-2026. Il testo, sottoscritto anche dai senatori Aloisio, Croatti e Pirondini, puntava a includere la dipendenza da gioco d’azzardo nei percorsi di formazione per i docenti delle scuole secondarie.
L’obiettivo era quello di ampliare il raggio delle “disposizioni urgenti per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali e del disagio giovanile”, riconoscendo la ludopatia come una delle emergenze più gravi e silenziose che colpiscono giovani e giovanissimi. L’emendamento prevedeva la possibilità di utilizzare parte delle risorse già stanziate — un milione di euro per il 2025 — per formare i docenti anche sul riconoscimento e la gestione delle dinamiche legate al gioco d’azzardo.
Durissima la reazione degli esponenti del Movimento 5 Stelle in Commissione, che hanno definito la bocciatura dell’emendamento “un’altra pagina vergognosa”. Secondo i senatori pentastellati, la proposta non aveva alcuna connotazione ideologica, ma rappresentava “una richiesta di realismo e responsabilità” nei confronti del mondo scolastico e delle famiglie.
Non sono mancate le accuse al governo e alla maggioranza di centrodestra, ritenuti responsabili di “ignorare deliberatamente i rischi legati alla diffusione del gioco d’azzardo tra i giovani”. I parlamentari del M5S hanno inoltre denunciato il silenzio della premier Giorgia Meloni, ricordando come in passato si fosse scagliata contro lo “Stato biscazziere”, salvo poi, oggi, “spalancare le porte alle lobby del gioco, anche nel calcio”.
Nel mirino anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, la cui assenza viene giudicata “emblematica” e “inaccettabile” su un tema considerato cruciale per la tutela delle nuove generazioni. “Così si tradisce la scuola, le famiglie e i ragazzi”, afferma la nota del gruppo M5S.
Con la bocciatura dell’emendamento, i percorsi di formazione per i docenti si limiteranno alla prevenzione dell’uso di droghe, delle dipendenze comportamentali già previste e del disagio giovanile, lasciando fuori la ludopatia. Una scelta che, secondo il Movimento 5 Stelle, rappresenta un’occasione persa e un “tradimento istituzionale”. “Chi protegge l’industria dell’azzardo non difende la libertà, ma specula sulla disperazione”, denunciano i senatori, sottolineando come l’esclusione del gioco d’azzardo dai percorsi scolastici equivalga a “condannare migliaia di studenti all’abbandono e alla solitudine
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