13 Luglio 2025 - 04:28

Decreto PNRR e Scuola: alla Camera torna la proposta M5S su interventi contro la ludopatia

Dopo il via libera del Senato, dove il disegno di legge n. 1445 ha ottenuto 88 voti favorevoli, 55 contrari e un astenuto, il provvedimento di conversione del decreto-legge 7

28 Maggio 2025

Dopo il via libera del Senato, dove il disegno di legge n. 1445 ha ottenuto 88 voti favorevoli, 55 contrari e un astenuto, il provvedimento di conversione del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45 è approdato alla Camera dei deputati, accompagnato da una nuova ondata di emendamenti.

Il decreto, che interviene per assicurare l’attuazione delle misure del PNRR e il regolare avvio dell’anno scolastico 2025-2026, prevede all’articolo 8 uno stanziamento di un milione di euro per il 2025, destinato alla formazione e informazione dei docenti delle scuole secondarie su sostanze stupefacenti, dipendenze comportamentali e disagio giovanile.

Tuttavia, il Movimento 5 Stelle torna a sollevare una questione centrale: l’assenza esplicita, nel testo, del riferimento alle dipendenze da gioco d’azzardo, fenomeno in forte crescita tra i giovani.

Per questo, i deputati Amato, Caso e Orrico hanno presentato l’emendamento 8.3, che propone di modificare il comma 1 dell’articolo 8 inserendo, dopo le parole “disagio giovanile”, le seguenti:

“ivi comprese le dipendenze correlate al gioco d’azzardo”

Un’aggiunta semplice, ma che intende ampliare il campo d’azione della norma, riconoscendo la ludopatia come una delle emergenze sulle quali occorre intervenire nella formazione dei docenti.

Il testo del comma 1, prevede che: “Per la definizione di percorsi di formazione e informazione destinati ai docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado statali, finalizzati alla prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, delle dipendenze comportamentali e del disagio giovanile, le risorse pari a 1 milione di euro […] sono versate all’entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnate allo stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito.”

Ora si attende la discussione in Commissione per capire se questa richiesta verrà finalmente accolta o, ancora una volta, rimandata.

 

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