29 Marzo 2024 - 11:22

Piemonte: ddl gioco d’azzardo, nodi critici e modifiche richieste alla legge dalle Commissioni

Il Settore Commissioni consiliari ha depositato in Consiglio regionale del Piemonte l’analisi preventiva delle proposte di legge ddl n. 144 recante contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (gap). Innanzitutto

18 Giugno 2021

Print Friendly, PDF & Email

Il Settore Commissioni consiliari ha depositato in Consiglio regionale del Piemonte l’analisi preventiva delle proposte di legge ddl n. 144 recante contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (gap).

Innanzitutto si consiglia di modificare il titolo del disegno di legge in “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (GAP)”.

Sul fronte delle competenze della Regione, nel ddl viene disciplinato l’obbligo a carico dei gestori e del personale di frequentare “i corsi di formazione con cadenza triennale da effettuarsi entro l’anno di apertura dell’attività”. “Si ritiene necessario anche normare i “corsi di aggiornamento per la prosecuzione dell’attività” per gli operatori che hanno in essere l’attività stessa, per evitare un vuoto normativo.

Per quanto riguarda la previsione relativa la fatto che “i comuni possono disciplinare,nell’ambito dei propri strumenti di pianificazione (P.R.G.C), gli elementi architettonici, strutturali e dimensionali delle sale da gioco e delle relative pertinenze” si segnala che le competenze assegnate in capo ai comuni sono già prerogative rientranti nella funzione pianificatoria degli stessi, ai sensi della normativa statale (Legge 1150/1942) e della regionale (Legge regionale n. 56/1977).Fermo restando quindi che la norma prevede funzioni già in capo ai comuni, si segnala che una elencazione soltanto parziale delle suddette competenze potrebbe ingenerare il dubbio sulla permanenza delle altre facoltà comunque spettanti agli stessi comuni in base alla normativa statale e regionale sopra indicata”.

 

Divieto di gioco ai minori – Il comma 4 dell’articolo 6 fa riferimento all’accertamento della maggiore età del giocatore tramitela tessera sanitaria da posizionare sugli apparecchi all’interno dei punti per il gioco di cuiall’articolo 2, comma 1, lettera e).Si rileva che la materia è già disciplinata dalla normativa statale.

Una disposizione regionale che, in materia riservata alla potestà esclusiva dello Stato,rinnova peraltro in modo parziale una prescrizione già oggetto di disciplina con fonte nazionale,rischia di ingenerare un meccanismo di novazione legislativa che la Corte costituzionale hacostantemente ritenuto precluso alle regioni.

 

Sul fronte delle nuove aperture di esercizi, si legge relativamente all’art. 12 comma 1: “Dopo le parole “sale da gioco” si suggerisce, per maggiore coordinamento, di inserire le parole “,delle sale scommesse” in quanto il disegno di legge in oggetto estende la propria disciplina anche a tali luoghi.”

 

Sanzioni – Si suggerisce di valutare l’opportunità di prevedere una disposizione normativa sulle funzioni di vigilanza e di controllo. In tal caso, si suggerisce di formulare diversamente il comma 6 dell’articolo 15:6.“Ferme restando le competenze degli organi statali e dell’autorità di pubblica sicurezza, le funzioni di vigilanza e di controllo sull’osservanza delle disposizioni della presente legge, nonché di accertamento ed irrogazione delle sanzioni, sono esercitate dal Comune competente per territorio, a cui spetta l’introito delle somme.”Comma 5:Si consiglia di specificare se la sanzione amministrativa pecuniaria vada comminata per ogni singolo apparecchio”.

Coperture finanziarie – Dall’analisi del provvedimento risulta che gli oneri diretti ed indiretti a carico del disegno di legge trovano copertura nei trasferimenti statali ministeriali per la tutela della salute ed il contrasto al GAP, previsti nel Piano di contrasto prevenzione cura e riabilitazione della dipendenza da gioco d’azzardo.

Come evidenziato nel parere di regolarità contabile sopra citato, tali risorse però non paiono peraltro ancora risultare iscritte a bilancio. Occorre pertanto provvedere ad una riscrittura della norma finanziaria che identifichi una copertura certa e attuale degli oneri derivanti dal provvedimento.

 

PressGiochi