29 Marzo 2024 - 07:09

Piemonte. Canalis (PD) su modifica legge gioco: “Sulla questione ci sono legami con delle lobby potenti”

“Nel 2016 la legge fu approvata all’unanimità, in quell’occasione si creò, infatti, una convergenza politica tra la maggioranza e la minoranza del tempo. I numeri dell’Ires, quindi di un autorevole

13 Luglio 2020

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“Nel 2016 la legge fu approvata all’unanimità, in quell’occasione si creò, infatti, una convergenza politica tra la maggioranza e la minoranza del tempo. I numeri dell’Ires, quindi di un autorevole organismo di ricerca indipendente, parlano chiaro: in Piemonte il gioco d’azzardo è calato del 9,7% (a fronte di un aumento dell’1,6% nel resto d’Italia), le perdite da gioco sono diminuite del 17,8% e i due terzi delle somme non spese nel 2018 non sono state reinvestite in altri giochi, come quello on line. Non c’è stato quindi nessun «effetto sostituzione» a dimostrazione che, ad oggi, la norma piemontese è sicuramente la più avanzata d’Italia in questo ambito”.

 

 

Ad affermarlo è Monica Canalis, consigliera regionale all’opposizione (Pd) in una intervista rilasciata a vocetempo.it nella quale dichiara: “Prima di tutto esprimo stupore su come la maggioranza stia affrontando il tema. Se nei mesi scorsi era stata depositata una proposta che chiedeva l’annullamento della retroattività, ora si chiede anche una maggiore elasticità negli orari di apertura delle sale slot, in sostanza si punta a smantellare i punti di forza di un impianto normativo che, come i dimostrano i dati, è all’avanguardia in Italia.

Dopo il voto sul ddl Omnibus, concluso il 2 luglio, l’esame delle leggi sul gioco d’azzardo proseguirà nelle sedi competenti, cioè la commissione consiliare. In questo contesto si svolgeranno le audizioni degli esperti e delle parti sociali. Resto in attesa di vedere che questo processo di confronto inizi concretamente. Purtroppo ho l’impressione che sulla questione ci siano dei legami con delle lobby potenti che vivono di questo business che di fatto approfitta della fragilità umana per generare profitti. Mi aspetterei dalla Giunta Cirio una maggiore libertà e indipendenza da queste lobby.

Chiederemo, quindi, più audizioni possibili in commissione consiliare che lascino spazio sia agli esperti specializzati in materia sia alle associazioni o che studiano il fenomeno o che si ritrovano materialmente a soccorrere le persone dipendenti da gioco d’azzardo patologico, vittime di questa vera e propria piaga sociale.

 

 

Anche grazie al lavoro di numerose associazioni, in prima linea quelle ecclesiali, l’opinione pubblica ha sviluppato una consapevolezza sui rischi del gioco d’azzardo, divenuta patrimonio comune. Ritengo dunque che la Giunta Cirio non possa andare dritta per la sua strada senza tenere presente questo sentimento collettivo, condiviso e consolidato.

La proposta di modifica della legge porta indietro le lancette dell’orologio di quattro anni, senza considerare la tragedia del Covid che impone un nuovo paradigma socio-economico più rispettoso dell’uomo. Il modello di sviluppo deve, infatti, reinventarsi in chiave comunitaria restituendo protagonismo sociale ai cittadini con forme di economia non basate solo sul profitto, ma che mettano al centro l’uomo”.

 

 

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