28 Marzo 2024 - 13:41

Partite Iva: nel primo semestre prendono il via più di 500 nuove attività nel settore dei giochi

A giugno 2018 sono state 68 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i dati del

11 Settembre 2018

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A giugno 2018 sono state 68 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e Finanze, il numero di nuove aperture si riduce del 20,93% rispetto a maggio 2018 e del -52,45% rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2017.

 

Nel complesso dell’anno, sono state avviate nel settore del gaming 523 nuove attività con partita Iva.

 

A livello generale, nel secondo trimestre del 2018 sono state aperte 130.400 nuove partite Iva. Rispetto allo stesso periodo dell’ anno precedente si osserva un incremento del 2,7%.

 

 

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 71,3% delle nuove aperture di partita Iva è attribuibile a persone fisiche, il 23,6% a società di capitali, il 4% a società di persone; la quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” rappresenta complessivamente poco più dell’1% del totale delle nuove aperture. Rispetto al secondo trimestre del 2017, si rileva un moderato aumento di avviamenti per le persone fisiche (+3,6%) e le società di capitali (+1,3%), mentre prosegue il trend decrescente delle società di persone (-8,2%).

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 41,1% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,3% al Centro e il 36,3% al Sud e Isole. Rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente, i più consistenti incrementi di avviamenti sono avvenuti in Calabria (+12%),Basilicata (+10,6%) e Sardegna (+10,2%), mentre diminuzioni si registrano nelle Marche (-5,3%), nella Provincia Autonoma di Bolzano (-3,6%) e in Liguria (-1,7%).

Con riferimento alla classificazione per settore produttivo, il commercio registra, come di consueto, il maggior numero di avviamenti di partite Iva con il 19,8% del totale, seguito dalle attività professionali con circa il 15% e dall’agricoltura (12,9%). Rispetto allo stesso periodo del 2017, tra i settori principali si osservano i maggiori aumenti di aperture nell’ agricoltura (+14%), nei servizi d’informazione (+9,1%) e nell’istruzione (+8,5%). Le flessioni più evidenti, invece, interessano le attività finanziarie (-6,5%), l’alloggio e la ristorazione (-4%) e le attività artistiche (-2,8%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione di genere mostra un leggero calo della quota maschile, ora pari al 61,7% del totale. Il 46,1% delle nuove aperture è stato avviato da giovani fino a 35 anni ed il 32,7% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tutte le classi di età registrano incrementi di aperture: il più consistente è il 14,6% della classe più anziana.

Il 17,1% delle persone fisiche che nel secondo trimestre ha aperto una partita Iva è nato all’estero.

I soggetti che hanno aderito al regime agevolato forfetario risultano 48.696, pari al 37,3% del totale delle nuove aperture, con un aumento del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

 

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