19 Aprile 2024 - 16:27

Partite Iva: a novembre crescono del 38% le attività nel settore giochi e scommesse

Nel mese di novembre sono ben 113 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i dati

12 Gennaio 2016

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Nel mese di novembre sono ben 113 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e Finanze, questo dato cresce del 22,92% rispetto al mese di ottobre quando si registravano solo 98 nuove attività nel settore gaming. Novembre segna inoltre rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2014 una crescita del 38,82%.

 

A livello generale, nel mese di novembre 2015 sono state aperte 38.607 nuove partite Iva ed in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente si registra una sostanziale stabilità (-0,1%).

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 69,3% delle nuove partite Iva è stato aperto da persone fisiche, il 24,5% da società di capitali, il 5,2% da società di persone; la quota dei “non residenti” ed “altre forme giuridiche” rappresenta complessivamente l’1% del totale delle nuove aperture. Rispetto al mese di novembre 2014 vi è stato un apprezzabile aumento di avviamenti per le società di capitali (+13,2%), mentre le persone fisiche e le società di persone fanno registrare una diminuzione (rispettivamente del 3,7% e del 7,8%).

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,2% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,6% al Centro e il 33,9% al Sud e Isole. Il commercio continua a registrare il maggior numero di avviamenti di partite Iva con circa il 24,2% del totale, seguito dalle attività professionali con il 13,2% e dall’agricoltura con il 9,8%.

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione è relativamente stabile, con il 61,4% di aperture di partite Iva che appartengono al genere maschile. Il 49% viene avviato da giovani fino a 35 anni e il 33,1% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, la classe di età più giovane registra un significativo calo di aperture (-10,5%), mentre le classi più anziane mostrano incrementi tra il 12 e il 13%.