09 Luglio 2025 - 15:33

Parlamento Europeo: Séjourné risponde a interrogazione di Angius (PPE) sul settore del gioco

Lo scorso aprile l’eurodeputato maltese Peter Agius (PPE) ha presentato in Parlamento Europeo un’interrogazione a risposta scritta sul settore del gioco d’azzardo. Angius ha chiesto al Parlamento di esprimersi in

18 Giugno 2025

Lo scorso aprile l’eurodeputato maltese Peter Agius (PPE) ha presentato in Parlamento Europeo un’interrogazione a risposta scritta sul settore del gioco d’azzardo. Angius ha chiesto al Parlamento di esprimersi in merito alla frammentazione normativa nel settore europeo del gioco e sull’urgenza di garantire il rispetto del diritto europeo nel comparto garantendo la coerenza normativa, la protezione della libera circolazione e la tutela dei consumatori all’inteno del mercato unico.

Dopo alcune settimane di attesa, negli scorsi giorni il Presidente Séjourné ha risposto all’interrogazione a nome della Commissione Europea.

Di seguito la risposta all’interrogazione:

“Nel 2017, la Commissione ha declassato le attività relative all’applicazione degli articoli 49 e 56 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) in materia di gioco d’azzardo e ciò continua ad applicarsi.

Non esiste una legislazione o una politica europea specifica per il gioco d’azzardo. Gli Stati membri sono liberi di regolamentare le attività di gioco d’azzardo purché siano conformi alle norme stabilite dal TFUE e interpretate dalla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE).

Secondo la giurisprudenza della CGUE, gli Stati membri possono limitare i giochi d’azzardo e i servizi di gioco d’azzardo ove ciò sia necessario per conseguire obiettivi di interesse pubblico.

La regolamentazione e l’applicazione del gioco variano pertanto in modo significativo tra gli Stati membri. Inoltre, sebbene la presente normativa non sia specifica per il gioco d’azzardo, i fornitori di piattaforme online che consentono contenuti di gioco sulle loro interfacce sono vincolati dalle norme della legge sui servizi digitali volte a prevenire contenuti illegali e a fornire un ambiente online più sicuro.

La Commissione non ravvisa alcun legame tra la presunta mancanza di regolamentazione e di applicazione nel mercato del gioco d’azzardo e il finanziamento delle controversie da parte di terzi (TPLF).

In risposta alla risoluzione del Parlamento europeo, la Commissione ha condotto uno studio di mappatura sull’applicazione della TPLF negli Stati membri e deciderà sulle prossime fasi appropriate. Il TPLF è anche all’ordine del giorno del forum di alto livello sulla giustizia per la crescita.

Lo studio rileva che il TPLF è utilizzato in vari settori del diritto. La direttiva (UE) 2020/1828 prevede già norme che gli Stati membri devono seguire per consentire al TPLF di intentare azioni rappresentative su questioni relative ai consumatori disciplinate dalla direttiva. Il TPLF è talvolta l’unico modo per i consumatori danneggiati di disporre di risorse sufficienti per agire in giudizio”.

 

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