18 Aprile 2024 - 13:48

Caputo (S&D): “La nuova direttiva sui servizi media audiovisivi deve tutelare i minori dalla pubblicità dell’azzardo”

Nicola Caputo, membro del Parlamento europeo del S&D, ha rilasciato un’intervista all’EGBA (European Gaming and Betting Association), sulla necessità di vietare rigorosamente la pubblicità del gioco d’azzardo ai minori al

21 Marzo 2017

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Nicola Caputo, membro del Parlamento europeo del S&D, ha rilasciato un’intervista all’EGBA (European Gaming and Betting Association), sulla necessità di vietare rigorosamente la pubblicità del gioco d’azzardo ai minori al fine di garantire una migliore protezione di tutti i consumatori.

 

“I paesi europei- ha commentato- hanno cambiato prospettiva sul gioco d’azzardo. Non è più visto come qualcosa da reprimere, qualcosa di moralmente discutibile, ma un’attività che fa parte del tempo libero e che deve essere regolamentata e monitorata. Dai primi anni 2000 il gioco d’azzardo online è gradualmente diventato un servizio attraente e rappresenta oggi quasi il 15% del totale del mercato del gioco d’azzardo europeo. Nel dicembre 2014 ho presentato insieme ad altri 13 membri del Parlamento Europeo- prosegue Caputo-una dichiarazione scritta su questo tema specifico, mettendo in evidenza le preoccupazioni legate al gioco d’azzardo e le nuove tecnologie. Nel contesto di una maggiore accessibilità alle opzioni di gioco, come ad esempio la possibilità di giocare attraverso i telefoni cellulari, i legislatori europei devono prestare particolare attenzione alla comunicazione commerciale per garantire lo stesso livello di regolamentazione e di controllo che esiste nel resto del settore”.

 

“The Audiovisual Media Services Directive (AVMSD)- la direttiva sui servizi media audiovisivi- continua l’europarlamentare- che è attualmente in fase di revisione e sarà votata dal Parlamento europeo nelle prossime settimane, regola le trasmissioni televisive tradizionali e i servizi on-demand. Oggi, molti servizi audiovisivi non rientrano nel campo di applicazione della direttiva. Questo perché diversi contenuti non sono ospitati dai televisori tradizionali, ma dalle piattaforme di video-sharing online o altri ‘intermediari’ online. La variazione del contesto dell’ audiovisivo porta alla necessità di garantire una maggiore flessibilità per garantire l’equità di commerciale, l’ obiettività e il controllo. Le piattaforme, o gli intermediari con un controllo ‘leggero’ (servizi on demand) devono essere maggiormente regolamentati e controllati. E’ necessario che tutti i principi fondamentali della DSMAV compreso l’articolo 3, noto come ‘libertà di ricezione’ vengano applicati in modo coerente alla promozione audiovisiva del gioco d’azzardo perché porterà benefici per la sicurezza complessiva del settore, e fornirà le linee guida da seguire per tutti i provider di media audiovisivi”.

 

 

“Questo percorso porterà un vantaggio per il grande pubblico- prosegue Caputo- poiché uno degli obiettivi principali della AVMSD è proteggere il pubblico dai possibili rischi di determinati contenuti media audiovisivi, tra cui la pubblicità del gioco d’azzardo che nel campo di applicazione della direttiva (dopo la revisione) è una questione di tutela dei consumatori. Tale misura protegge i cittadini più vulnerabili, in particolare coloro che sono esposti alle conseguenze di un uso indiscriminato di messaggi pubblicitari audiovisivi. Disposizioni specifiche sulla protezione dei minori sono necessarie. Le pubblicità del gioco non devono avere come obiettivo i minori e devono esporre un divieto specifico”.

 

 

“Regole più stringenti sulla pubblicità di gioco sono in linea con la direzione indicata dalla Commissione e dal Consiglio- conclude- sia la Commissione che il Consiglio hanno evidenziato la necessità di promuovere campagne pubbliche per informare ed educare i cittadini europei circa i potenziali rischi del gioco d’azzardo e fare un’azione coordinata al fine di combattere il gioco d’azzardo illegale in tutta l’Europa”.

 

In Parlamento europeo si parla di Responsible Gambling. Caputo(S&D) a PressGiochi: “Servono ricerche approfondite sul problema del gioco patologico; informazione e prevenzione sono gli obiettivi dell’Ue”

 

 

PressGiochi