Sperando che nessun paraguayano abbia la malasorte di leggere questo articolo, ci permettiamo di dire che se deI Paraguay si sa poco o nulla al di fuori del Sudamerica, è
Sperando che nessun paraguayano abbia la malasorte di leggere questo articolo, ci permettiamo di dire che se deI Paraguay si sa poco o nulla al di fuori del Sudamerica, è perché poco o nulla c’è da sapere. Stretto fra Argentina, Brasile e Bolivia, intanto ha la sfortuna di essere l’unico paese del continente a non avere sbocchi sul mare. Sembra molto piccolo, in mezzo a quei colossi, ma in realtà è grande 1/3 più dell’Italia. Buona parte del territorio però è occupato da paludi, foreste tropicali e dal Gran Chaco, zona selvaggia che comprende savane e tratti di boscaglia.
Facile immaginare che il Paraguay sia piuttosto arretrato dal punto di vista socio-economico, essendo caratterizzato da un’economia fondamentalmente primaria, da sviluppo industriale che solo da qualche tempo ha cominciato a decollare, e da tanto lavoro sommerso. In sostanza, un paese che tende più al povero che al benestante. Non c’è uno stato sociale, non esiste sanità pubblica, le scuole e le università ricevono pochi aiuti; la pensione è garantita a tutti all’età di 65 anni, ma è assolutamente insufficiente per una vita dignitosa. Per sua fortuna, l’ambiente politico è abbastanza tranquillo, come tranquilla è la sua popolazione, che sembra ancora vivere sull’onda del motto “nessuna nuova, buona nuova”.
Ma all’inizio di quest’anno una nuova è arrivata, ed è molto buona per gli operatori del gambling: il presidente Santiago Peña ha approvato il disegno di legge per “stabilire un nuovo regime legale per lo sfruttamento dei giochi d’azzardo”, dopo che le misure e gli emendamenti proposti hanno ricevuto l’approvazione dal Congresso nazionale del Paraguay a dicembre.
La novità più eclatante è che sarà eliminato il monopolio, introducendo un regime concorrenziale nei settori della lotteria e delle scommesse sportive, che avrà tre licenziatari. Il disegno di legge va a disciplinare anche il gambling e le scommesse online.
Il progetto rafforza la Commissione nazionale per il gioco d’azzardo (Conajzar), ponendola sotto la Direzione nazionale delle entrate fiscali (DNIT). Questa mossa mira a migliorare la riscossione delle entrate, la supervisione del mercato e l’applicazione delle normative.
Va ricordato che la revisione delle leggi sul gioco era stata richiesta dal 2022, in seguito al caso di corruzione legato alla gara d’appalto Conajzar per una licenza nazionale di scommesse sportive; un contratto controverso assegnato al marchio Apost.la senza alcuna supervisione governativa. Così Lorena Rojas, responsabile dell’APOJA (Associazione degli operatori di gioco), ha colto la palla al balzo per depositare sei emendamenti alla legge sul gioco, trovando il sostegno dei ministri.
Carlos Liseras, presidente del CONAJZAR, ha accolto con favore i cambiamenti: “Dovevamo fare un lavoro lungo, arduo e pesante, ma non avevamo la capacità operativa necessaria. Oggi, con la legge 7438, il CONAJZAR dipende dal DNIT, che di capacità ne ha più che a sufficienza, garantendo in assoluto una migliore riscossione delle entrate e una migliore supervisione del mercato”.
Tutto ciò, però, non deve lasciar intendere che non vi sia attenzione alle ricadute sociali del gioco. Nel 2022, ad esempio, è stato emanato il divieto di installare le slot machines al di fuori di casino e sale da gioco, in modo che i bambini, così come i giovani, non abbiano accesso, e altresì per impedire la diffusione la dipendenza dal gioco d’azzardo. In questo caso, a stimolare l’intervento normativo è stato un conflitto col gestore monopolista, iCrop, col quale l’ex presidente di Conajzar, Jose Antonio Ortiz Baez, aveva firmato un contratto per permettergli di installare le slot nei negozi non adibiti al gioco d’azzardo.
In background c’è la brezza portata dal governo insediatosi nell’agosto 2023, che si sta impegnando molto per modernizzare il Paraguay. Siamo in un clima di cambiamenti sociali ed economici che naturalmente si evolveranno nel lungo periodo. Ma sin da ora il gambling è visto come un settore che, col suo dinamismo, può, in tempi brevi, imprimere una svolta. Il governo si aspetta che questi cambiamenti possano attirare investimenti esteri, creare posti di lavoro e aiutare l’economia. Oltre ad avere una fiorente e cospicua rete di casino, il Paraguay si distingue per la propensione al gioco online: nel 2023 c’erano 65.000 utenti attivi, con un tasso di penetrazione dello 0,9% in un territorio con un totale di 7,5 milioni di persone, e c’è altresì una tendenza alla crescita del gioco mobile, con ricavi di 105,36 milioni di USD (2023) e una proiezione per il 2028 di 134 milioni di USD. Il fatturato medio per utente è stabile, con circa 1.550 USD dal 2022.
A conferma di questa crescita, lo scorso anno (11 luglio) si è tenuto il primo evento rivolto agli operatori professionali, il G&M Events Paraguay, presso la Kristal Room del Savoy Hotel di Encarnacion, città situata a Sud sul fiume Paranà, a due passi col confine argentino, che ha ricevuto questo riconoscimento per il solerte lavoro svolto delle autorità locali di Encarnacion a favore del gioco d’azzardo legale e responsabile. Al G&M, oltre a convegni, panel e dibattiti, è stata allestita anche un’area espositiva in cui hanno trovato posto importanti firme quali Amusnet, Pragmatic Play, Evolution , Novomatic, Vibra Gaming, Totalcoin, GLI, Konami, IGT, SMARTX Consulting, Aposta.la e SprintGaming.
L’evento ha vissuto la sua seconda edizione in una doppia giornata, 5/6 marzo, nella capitale Asuncion, con un cast di partecipanti notevolmente ampliato.
Naturalmente, il Paraguay è ancora lontano da paesi come Brasile, Messico e Colombia, ma gli scenari sono molto promettenti e potrebbero permettergli di avere finalmente qualcosa di più da raccontare e da offrire agli ospiti internazionali.
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