Operazione “Gambling”. Rito abbreviato per nove imputati

Il bilancio della prima udienza preliminare dell’inchiesta “Gambling” della procura di Reggio Calabria ha visto nove persone scegliere il rito abbreviato per cui il 23 febbraio prossimo si presenteranno davanti al gup.

Il rito ordinario degli altri imputati proseguirà il giudizio il 19 maggio. Per gli inquirenti, l’organizzazione avrebbe utilizzato capitali illeciti per allestire un circuito di scommesse che avrebbe poi sfruttato a fini di riciclaggio, il tutto con l’aggravante di aver operato per ripulire il denaro per conto delle cosche della ‘ndrangheta. La maxioperazione di questa estate sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ha portato all’arresto di 28 persone e al sequestro di 21 società e trust, di 3 partecipazioni societarie, di 31 siti nazionali e internazionali di “gambling on line”, di 36 immobili, di 15 autovetture e motocicli oltre che di ingenti disponibilità finanziarie all’estero, il tutto per un valore che si aggira sui 25 milioni di euro.

Il blitz è stato eseguito da Carabinieri e Guardia di Finanza, Squadra Mobile della Polizia e Dia di Reggio Calabria, insieme allo Scico e al Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma della Gdf.. Il principale imputato ha ammesso gli introiti illegali dalle scommesse e dai tavoli virtuali, fuori dalle autorizzazioni prescritte dalla legge, ma ha negato qualsiasi coinvolgimento con le ‘ndrine. La sua posizione, così come quella di altri indagati, sarebbe messa in discussione da altre confessioni come quella del soggetto che ha rappresentato il “perno” del sistema “parallelo” al settore dei giochi e delle scommesse che da alcuni mesi sta collaborando con la giustizia.

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