28 Marzo 2024 - 11:06

Occhi puntati della Commissione europea sulla riforma dei giochi in Svezia

La Commissione sta esaminando la situazione normativa in Svezia in relazione al gioco d’azzardo al fine di garantire il rispetto del diritto comunitario, in vista anche della riforma in corso

27 Gennaio 2016

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La Commissione sta esaminando la situazione normativa in Svezia in relazione al gioco d’azzardo al fine di garantire il rispetto del diritto comunitario, in vista anche della riforma in corso nel mercato del gambling svedese.

Lo spiega la commissione rispondendo in merito ad una petizione avviata da un cittadino svedese contro la legge sui giochi della Svezia perché restrittiva, a suo parere, delle libertà di stabilimento e di fornitura dei servizi.

Il firmatario della petizione lamentava in particolare il fatto di aver dovuto interrompere le sue attività imprenditoriali per evitare di essere accusato di favorire e accettare le scommesse non autorizzate, a causa della normativa che ha stabilito il monopolio statale dei giochi.

 

Nella risposta di oggi, la Commissione ricorda che nel gennaio 2015 ha informato il Parlamento europeo di aver deciso di deferire la Svezia alla Corte di giustizia dell’Unione europea in quanto la sua legislazione introdotta nell’aprile del 2006 con la Swedish Lottery Law non risulta conforme al diritto comunitario, sia per quanto riguarda le norme in materia di scommesse online che di poker online. La Commissione sta preparando le necessarie decisioni.

Parallelamente la Commissione sta seguendo la riforma in corso del mercato dei giochi ad opera del governo svedese con grande interesse tra cui sono inserite le modifiche legislative richieste e guarda con fiducia a questi interventi.

 

 

La Commissione in due procedimenti separati ha chiesto al governo svedese di garantire la conformità con il diritto dell’UE delle proprie regole nazionali che istituiscono diritti esclusivi per la prestazione di servizi di scommesse on line e per la prestazione di servizi di poker on line. In richieste precedenti la Commissione aveva cercato di verificare se le restrizioni in questione fossero compatibili con l’articolo 56 del TFUE, che garantisce la libera circolazione dei servizi. La Commissione ha rilevato che la politica restrittiva nel settore dei servizi di gioco d’azzardo non è applicata in modo sistematico e coerente, e che il titolare del diritto esclusivo non è soggetto a un rigoroso controllo da parte dello Stato. Le indagini della Commissione riguardano la prestazione transfrontaliera di servizi on line di scommesse sportive e di poker, ma si occupano anche di questioni come la pubblicità e le sponsorizzazioni.

 

PressGiochi