19 Aprile 2024 - 14:10

Napoli. L’Ass. Panini: “Il CdS ha confermato che non vogliamo il proibizionismo, ma la regolazione sociale del gioco”

Il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, con due Sentenze, la n. 4145/2018 e la n. 4147/2018, ha ritenuto infondati e, pertanto, respinto tutti i motivi di appello presentati da due

13 Luglio 2018

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Il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, con due Sentenze, la n. 4145/2018 e la n. 4147/2018, ha ritenuto infondati e, pertanto, respinto tutti i motivi di appello presentati da due concessionarie di sale bingo.

“Anche la Suprema Corte Amministrativa, quindi- commenta l’amministrazione di Napoli- ha affermato la piena legittimità della disciplina del Comune di Napoli in materia di sale da gioco, specie per quel che riguarda le distanze minime dai cd. “luoghi sensibili” e la regolamentazione oraria dell’offerta del gioco nella Città partenopea, ribadendo, sulla scorta di un orientamento ormai consolidato della Corte Costituzionale, che l’interesse sotteso a tale disciplina, ossia la tutela della salute pubblica, prevale sul principio della libera iniziativa economica dei privati”.

“Siamo molto soddisfatti di queste ulteriori e definitive pronunce della Giustizia Amministrativa in favore delle azioni messe in campo dal Comune di Napoli fin dal 2013 per contrastare il fenomeno del GAP- Dichiara l’Assessore al Bilancio ed alle attività produttive Enrico Panini- Esse sono la dimostrazione che, quando si crea una rete territoriale tra tutti gli attori ad ogni titolo coinvolti, le decisioni assunte superano indenni anche il più rigoroso vaglio di legittimità. La disciplina che abbiamo adottato, del resto, non è improntata al proibizionismo ma alla regolazione sociale del fenomeno e cerca di contemperare le esigenze divergenti della tutela dei consumatori e degli interessi economici delle imprese”.

“Ora- prosegue Panini- bisogna guardare avanti e cercare di sensibilizzare anche altri Comuni, soprattutto quelli dell’area metropolitana, a seguire il nostro esempio, onde evitare di vanificare gli sforzi fin qui fatti, atteso che, come evidenziato dallo stesso Consiglio di Stato, i provvedimenti di Napoli non possono che essere limitati all’ambito territoriale dell’Ente. Colgo l’occasione per esprimere, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, il plauso nei confronti del Governo appena insediatosi, per l’attenzione e l’impegno già dimostrati nei confronti del fenomeno, che hanno trovato un primo e significativo atto concreto nel divieto assoluto di pubblicità contenuto nel recentissimo Decreto dignità”.

 

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