19 Aprile 2024 - 07:27

Napoli. De Magistris: “Questa amministrazione ha scelto di schierarsi contro un modello di città-casinò”

Il sindaco Luigi De Magistris ha ribadito l’impegno del suo comune contro la ludopatia intervenendo questa mattina durante il convegno nazionale “Le strategie italiane dei servizi per il gioco d’azzardo

30 Gennaio 2017

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Il sindaco Luigi De Magistris ha ribadito l’impegno del suo comune contro la ludopatia intervenendo questa mattina durante il convegno nazionale “Le strategie italiane dei servizi per il gioco d’azzardo patologico. Orientamenti e prospettive” organizzato dalla stessa amministrazione  del capoluogo campano insieme alla Asl Napoli 1 Centro.

“Questa amministrazione – ha commentato il sindaco alla sala Giunta di Palazzo San Giacomo – ha deciso di schierarsi, anche a costo di risultare impopolare, contro un modello di città ‘casinò’ e a favore di un modello di città capace di offrire sempre delle alternative in termini di legalità, dimostrando che essere dalla parte del giusto conviene, chi non paga il pizzo non resta da solo, chi decide di cambiare può contare sulle associazioni”.

“Vediamo famiglie che si indebitano- ha proseguito- mamme costrette a prostituirsi per far quadrare i conti, ragazzini che spacciano, nel frattempo, gli esercizi in cui si può giocare a vario titolo aumentano sempre di più in città: è necessario costruire una comunità diversa, ora la strada è tracciata, ma c’è ancora tanto da fare”.

“Bisogna ragionare con categorie nuove – ha aggiunto Stefano Vecchio, direttore Unità Operativa Complessa Dipendenze Asl Napoli 1 Centro – uscire dalla logica sia dell’emergenza sia della stigmatizzazione applicando al gioco il modello della riduzione del danno e dell’autoregolamentazione, che vale per le dipendenze, e adottando un approccio di presa in carico più complessivo della persona, con la sua storia, il suo vissuto, le sue caratteristiche psicologiche, il suo contesto. Talvolta l’approccio psico-patologico può essere un ostacolo, perché crea un destino scritto, rischiando, come avviene in altri casi di addiction, di inchiodare per sempre la persona a un servizio: ecco perché bisogna guardarsi bene dal rischio di etichettamento, nelle nostre stesse pratiche, evitando di cadere in nuove forme di istituzionalizzazione”.

In questa direzione, l’Asl napoletana, con il contributo di Eclectica Istituto di ricerca e formazione di Torino, sta promuovendo una ricerca per indagare sul contesto napoletano.

PressGiochi