Napoli. Chiacchio (AGSI). “Siamo per il buon senso, ma le regole attuali portano alla morte delle aziende”

Pasquale Chiacchio, presidente dell’AGSI, commenta a PressGiochi i recenti sviluppi della situazione di Napoli dopo l’ordinanza sugli orari dei giochi voluti dall’amministrazione De Magistris che, con il passare del tempo, si fa sempre più complessa per i gestori.

“Dopo un recente confronto televisivo con Panini- ha commentato- domani ho un nuovo incontro con l’assessore. Qui ‘non si schioda niente’ e ognuno va per i fatti propri. Il comune è forte della sentenza del tribunale. Noi porteremo qualche altra proposta, ma è difficile perché questa è un’azione che ha un peso sociale e l’amministrazione non vuole cambiare. Anche a livello nazionale si parla di lotta ludopatia, si dovrebbe andare verso una diminuzione non un aumento. Siamo d’accordo quanto dichiarato da Baretta e da Renzi, servono le sale qualificate con gli ambienti dedicati alle attività di intrattenimento, questa è la direzione giusta. I bar e tabacchi devono essere distinti dai professionisti dei giochi”.

Dopo aver espresso il suo parere i ambito nazionale, il presidente dell’AGSI descrive ancora la “difficile” situazione napoletana.

“Noi continuiamo nel dialogo, ma ovviamente andiamo avanti nel nostro ricorso in tribunale- ha concluso Chiacchio-  Il nostro scopo è sempre il buon senso, ma la regole attuali portano alla chiusura delle aziende è passato un mese e già si avvertono le conseguenze. Tanti operatori rischiano la chiusura e più passa il tempo più aumenta l’agitazione. Ci vorrebbe una manifestazione di buon senso a tutte le parti, ognuno ha delle esigenze, magari si potrebbero rimodulare gli orari a secondo dei giochi. In ogni caso, si è passati da un’apertura totale ad una chiusura totale, servirebbe un equilibrio, regole si, ma che portano alla vita, non alla morte (del mercato)”.

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