20 Aprile 2024 - 10:13

Nadef. Gioco illegale, nel 2021 irrogate sanzioni per 7,7 milioni di euro

Si parla di giochi pubblici nella Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva allegata al NADEF 2022. Si stima che nel triennio 2022-2024, la strategia per il contrasto

08 Novembre 2022

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Si parla di giochi pubblici nella Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva allegata al NADEF 2022.

Si stima che nel triennio 2022-2024, la strategia per il contrasto all’evasione potrà essere compiutamente definita dal prossimo governo. Il primo obiettivo potrà essere perseguito innanzi tutto assicurando l’attuazione delle disposizioni di contrasto all’evasione fiscale, in parte già introdotte dai precedenti Governi, relative, ad esempio, alla previsione dell’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica e della trasmissione telematica dei corrispettivi nonché alle azioni di contrasto all’evasione e all’illegalità nel settore dei giochi nonché alle frodi fiscali.

L’atto d’indirizzo per il triennio 2022-2024 prevede che la Guardia di Finanza, con specifico riferimento al contrasto all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali, orienti la propria azione sui fenomeni di illegalità economico-finanziaria maggiormente lesivi per il bilancio dell’Unione europea, dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali, coerentemente con:

– il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e le raccomandazioni UE del 2020 con riguardo alla politica fiscale, allo scopo di sostenere le entrate tributarie e garantire un adeguato presidio delle misure di sostegno dell’economia;

– la peculiare proiezione investigativa e internazionale di una forza di polizia a ordinamento militare con competenza generale in materia economico-finanziaria.

In particolare, nell’ambito delle sue specifiche competenze, il Corpo quale naturale interlocutore della Procura europea, rivolgerà la propria azione a tutela degli interessi finanziari unionali contrastando il contrabbando, le altre frodi nel settore doganale e i traffici illeciti internazionali. In tali ambiti e nei settori delle accise e del gioco pubblico, rafforzerà le sinergie con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

 

L’attività dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Nel 2021 si è assistito ad un generale incremento del gettito rispetto al 2020 in quasi tutti i settori core di ADM.

Anche il settore dei Giochi ha registrato un incremento del 16% rispetto ai valori del 2020, dovuto soprattutto alla riapertura degli esercizi fisici.

In Italia la regolamentazione del gioco distingue in maniera univoca i giochi non consentiti da quelli consentiti; per i primi viene fatto divieto assoluto di offerta da parte di chiunque e in qualsiasi forma, per i secondi l’offerta è subordinata ad apposita concessione, autorizzazione, licenza o altro titolo autorizzatorio. In particolare, al fine di contrastare i crescenti fenomeni di illegalità, ADM opera per una puntuale regolamentazione del settore, al fine di favorire sia l’offerta di nuove tipologie di intrattenimento telematico sia un efficace contrasto al gioco illegale.

L’Agenzia partecipa attivamente all’Unità di Informazione sulle Scommesse Sportive del Ministero dell’Interno e presiede il Co.PRe.GI. – il Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori – di cui fanno parte il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Comando Generale della Guardia di Finanza e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, la cui collaborazione è volta ad eseguire operazioni coordinate sul territorio per il contrasto del gioco illegale. Le aree dell’illecito riguardano essenzialmente i seguenti comparti:

• il gioco fisico/gioco a distanza mediante i cosiddetti “totem”;

• il gioco a distanza effettuato mediante i CTD (Centri Trasmissione Dati) o i PDR (Punti di Ricarica);

• l’alterazione degli apparecchi da divertimento (AWP e VLT);

• offerta di gioco illegale su siti web privi delle autorizzazioni previste. I controlli eseguiti da ADM sono così classificati:

• controlli sui concessionari: consistono nella verifica della permanenza dei requisiti soggettivi delle società e delle persone che rivestono ruoli decisionali all’interno delle stesse;

• controlli sugli esercizi di gioco: consistono in accertamenti condotti dal personale ADM sul territorio;

• controlli sul web: consistono nelle verifiche sui siti internet e nell’inibizione di quelli privi delle autorizzazioni previste;

• controlli sugli apparecchi da intrattenimento o piattaforme di gioco: si tratta di controlli tecnici sugli apparecchi da gioco e sulle piattaforme software di gestione delle reti e di erogazione del gioco, di cui si avvalgono i concessionari. Le attività oggetto di controllo comprendono tutti gli esercizi in cui vi è offerta di gioco lecito.

Il numero di esercizi controllati nel 2021 per il settore Giochi è pari a 10.874 . L’indice di presidio del territorio è pari al 20% e può essere definito come il rapporto tra il numero di esercizi controllati (per tutti gli ambiti del gioco) e il numero degli esercizi censiti sui sistemi ADM.

L’imposta accertata nel 2021, frutto dell’attività di contrasto all’evasione delle imposte nel settore Giochi, fa registrare un aumento del 7,60% rispetto al 2020. La riduzione del numero di sanzioni irrogate dal 2019 ad oggi è dovuta dal fatto che la progressiva conoscenza del territorio da parte del personale ADM ha consentito di diminuire il numero di controlli, ma di aumentarne la qualità e il relativo tasso di positività.

Nel triennio 2019-2021, ADM ha condotto una costante attività (iniziata a partire dal 2014) di inibizione dei siti web irregolari che ha portato nel periodo all’inibizione di complessivi 1.535 siti.


Risultati eccellenti sono stati conseguiti, ad esempio, nel settore del Gioco Pubblico dove l’innalzamento dei livelli di controllo e dell’azione di contrasto all’illegalità realizzato nel corso del 2021, in stretto coordinamento col CoPReGI (il Comitato per la Prevenzione e la Repressione del Gioco Illegale), ha reso possibile un cospicuo aumento della raccolta.


 

L’attività della Guardia di Finanza

L’attività di polizia tributaria e giudiziaria della Guardia di Finanza mira a perseguire gli illeciti fiscali più gravi e insidiosi per gli interessi erariali, quali le frodi all’IVA e alle accise, le indebite compensazioni, le frodi sulle cessioni dei crediti d’imposta, l’evasione fiscale internazionale, l’economia sommersa, gli illeciti doganali, il gioco e le scommesse illegali.

Giochi e scommesse illegali – Il settore dei giochi e delle scommesse continua a registrare infiltrazioni della criminalità, che vede in questo comparto un veicolo per rafforzare il controllo del territorio e riciclare i proventi delle attività illecite “tradizionali” (estorsioni, usura, traffico di sostanze stupefacenti, ecc.). Le principali modalità di utilizzo del settore a fini di riciclaggio sono la gestione di società che prestano servizi di gioco, ubicate spesso in Paesi off-shore, e l’effettuazione diretta di operazioni di gioco. Per quanto concerne le tradizionali metodologie di frode, oltre all’utilizzo di una “doppia scheda”, si registra sempre più di frequente il ricorso a software non autorizzati e l’utilizzo di piattaforme per la gestione “da remoto” degli apparecchi, sovente ubicate in Stati esteri.

È emersa anche la proliferazione di punti di raccolta “misti”, centri legali che permettono di effettuare scommesse su circuiti illegali, e la diffusione di apparecchi terminali c.d. “totem”.

In questo quadro generale, la Guardia di Finanza adotta un approccio multidisciplinare, volto a verificare il corretto adempimento delle prescrizioni recate dalle vigenti disposizioni fiscali, antiriciclaggio e di pubblica sicurezza, allo scopo di tutelare gli attori della filiera regolare del gioco dalla concorrenza sleale di operatori abusivi e i giocatori da proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia.

Nel 2021 i controlli e le indagini contro il gioco illegale ed irregolare hanno permesso di irrogare sanzioni per circa 7,7 milioni, di denunciare 554 soggetti, di scoprire 249 agenzie clandestine e di constatare una base imponibile evasa ai fini dell’imposta unica per oltre 375 milioni di euro.

 

PressGiochi

Fonte immagine: mef