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Modulo inadempienti Stabilità: AS.TRO esorta l’Amministrazione ad un “supplemento di informativa”

In disparte restando la diversità “del presupposto fattuale” che la normativa di riferimento individua ai fini della “segnalazione”, l’informativa richiesta ai Concessionari necessita di una integrazione di informativa che non

14 Maggio 2015

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In disparte restando la diversità “del presupposto fattuale” che la normativa di riferimento individua ai fini della “segnalazione”, l’informativa richiesta ai Concessionari necessita di una integrazione di informativa che non è pensabile relegare alla “discrezionalità degli operatori di rete”.

In particolare si evidenzia:

  1. La legge di stabilità prescrive la segnalazione dei componenti di filiera che, nelle more della rinegoziazione degli agi, non mettono a disposizione del concessionario l’integrale somma del residuo di gioco, unitamente a (e senza esonero per) quelli che, anche a rinegoziazione avvenuta, non consegnano “materialmente” il cassetto (per poi attendere dal concessionario il riversamento del “rinegoziato compenso”).

  2. La legge non ammette deroghe “pattizie”, e quindi non consente al concessionario di “chiudere un occhio su Tizio e spalancarlo su Caio”.

  3. Posto che detta operazione non è stata posta in essere da nessun gestore, e da nessun punto vendita (a prescindere dal rispettivo status di rinegoziante e/o adempiente rispetto alla rinegoziazione), e che addirittura solo alcuni concessionari hanno provveduto a inserire tale richiesta nella rendicontazione contabile periodica, TUTTI GLI ISCRITTI ALL’ELENCO RIES IN QUALITA’ DI GESTORI e PUNTI VENDITA devono considerarsi segnalati d’ufficio (e in prosieguo, poi, si chiarirà segnalati per cosa) .

  4. La legge di stabilità, pertanto, distingue:

  1. una cosa è la mancata consegna del cassetto (fatto neutro e oggettivo di mera ottemperanza ad un precetto legislativo di natura procedurale, da cui tutto il settore si è discostato per oggettiva impossibilità di esecuzione);

  1. un’altra cosa è l’inadempienza ad un obbligo di versamento di una quota-stabilità che, sempre per legge, può discendere solo dalla presenza di un patto scritto tra le parti e non ottemperato, la cui rilevanza esclusivamente civilistica è stata già formalmente analizzata dall’Avvocatura Generale dello Stato in termini di circostanza relegata alla diligenza del concessionario ad esperire azioni legali di recupero credito (non trattandosi di somme attinenti a PREU o canone ADM) .

  1. Da ciò deriva che “per la prima cosa” (e solo per la prima cosa) è prevista una segnalazione (che può avere quei risvolti di “deferimento eventuale” all’A.G. qualora il “cassetto mancante all’appello” contenga anche gli importi PREU e/o canone ADM). Per la “seconda cosa”, invece, non solo non è prevista segnalazione, ma al più vi è un’inadempienza dei concessionari per mancato esperimento di azioni di recupero del credito.

  2. Per spirito di completezza, infine, si evidenza il motivo per cui il settore si è discostato dalla prescrizione di legge (la consegna del cassetto prima, e il ri-versamento degli agi rinegoziati, poi). L’ottemperanza avrebbe comportato l’utilizzo della dotazione di cassa dei congegni e dei desk di pagamento ticket-Vlt, con conseguente blocco della raccolta per il periodo intercorrente tra la consegna e il riversamento degli agi (non essendo verosimile che fornitori, stipendi, erario ordinario possano attendere tale lasso temporale).

  3. Si rimarca, comunque, la utilità di detto modulo per fini istituzionali molto importanti, se solo venisse “integrato” da altre informazioni che i concessionari dovrebbero obbligatoriamente documentare, e che di seguito si specificano:

  1. Allegazione della proposta di rinegoziazione avanzata dai Concessionari, con prova di avvenuta consegna della stessa a tutti i suoi soggetti contrattualizzati;

  2. Allegazione delle risposte eventualmente ricevute, a fronte di tali proposte, dai soggetti della filiera;

  3. Specifica indicazione di quali soggetti abbiano formalmente accettato una decurtazione di PROPRIO agio (e quindi accettato una “quota” di presa in carico della stabilità) e poi, invece, abbiano violato il patto sottoscritto;

  4. Specifica indicazione di quale quota di decurtazione di agio sia stata sino ad ora fatta propria dal Concessionario nell’ambito del suo “complessivo” monte-guadagno sugli apparecchi awp e VLT.

  5. Allegazione (eventuale) della proposta di equa rinegoziazione “targata AS.TRO” pervenuta al Concessionario, e documentazione della risposta ad essa inoltrata.

  1. Con questo “supplemento” di informativa/ indagine, che peraltro AS.TRO sta predisponendo in forma di prudenziale back up di riscontro, sarà molto importante rendere pubblico che:

    1. Tanti gestori e tanti punti vendita hanno rinegoziato e pagato quanto rinegoziato;

    2. Pochi gestori e pochi punti vendita hanno rinegoziato ma non ottemperato alla rinegoziazione sottoscritta;

    3. Un numero – purtroppo – ancora importante di gestori e punti vendita sono ancora sottoposti ad una richiesta unilaterale di “accollo” della legge di stabilità in termini di 1.170-1.207 euro a macchina (siano esse AWP o VLT).

    4. Gli iscritti AS.TRO non chiedono altro se non poter pagare quanto prima un importo equo e rinegoziato in termini “civili”.

  1. Si esortano tutti i gestori AS.TRO e tutti i relativi punti vendita a “smentire” quanto inevitabilmente sarà “non documentato” dai concessionari, utilizzando la PEC dell’Amministrazione per “auto-denunciarsi” scrivendo:

non ho adempiuto alla prescrizione imposta dal comma 649 dell’articolo 1 della legge 190/2014” in quanto avrei dovuto – per ottemperare alla disposizione di consegna del cassetto – adottare il blocco dell’attività aziendale e/o il blocco della raccolta di gioco lecito, per mancanza di valuta da destinare al pay out di immediata riscuotibilità da parte del giocatore. Nessuna somma “dovuta” ai concessionari in virtù di patti rinegoziati e legittimamente perfezionati è mai stata omessa di versamento, e ogni esposto che sosterrà il contrario sortirà contro-denuncia per calunnia. Si allega la proposta di rinegoziazione consegnata al concessionario sotto il patrocinio dell’associazione di categoria AS.TRO a cui non è ancora stato dato riscontro”.

PressGiochi