18 Aprile 2024 - 10:36

Modena: tabaccai contro la proposta di togliere le slot dai propri locali

«Eliminare le slot-machine dai nostri locali? Un grave errore che non porterà alcun beneficio nella lotta alla ludopatia». Le associazioni modenesi dei tabaccai, che contano circa mille licenze, di cui

09 Settembre 2016

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«Eliminare le slot-machine dai nostri locali? Un grave errore che non porterà alcun beneficio nella lotta alla ludopatia». Le associazioni modenesi dei tabaccai, che contano circa mille licenze, di cui 250 in città con 1600 slot installate, bocciano in toto l’annunciata scure del premier Renzi sulla presenza delle macchinette nei locali.

«Un riordino è necessario e ci vede favorevoli, ma sarebbe sbagliato penalizzare completamente il nostro settore – spiega Marco Poggi (Assotabaccai-Confesercenti) –. Bene dunque che lo Stato metta mano all’attuale giungla di regole e norme, ma il come è però fondamentale». In Emilia Romagna gli introiti hanno raggiunto nel 2015 i 4.431 milioni di euro. Soldi a cui vanno aggiunti quelli spesi per i gratta e vinci, i giochi d’azzardo online, le scommesse e i bingo.

Poggi è contrario alla ventilata ‘misura ad hoc’ che azzererebbe i videopoker nei bar e nelle tabaccherie a meno che non vengano collocati in una stanza separata in cui si può accedere solo con carta di identità e se si è maggiorenni. «Siamo contrari se è davvero questo il contenuto – sottolinea –: tanti tabaccai riescono a tirare avanti nonostante la crisi anche grazie a questi introiti che arrivano a incidere del 20% sul totale. No a divieti totali che non servirebbero neppure ai ludopatici».

 

«In questo modo il governo demonizza la nostra categoria», rimarca Paolo Bigarelli (referente modenese della Federazione italiana tabaccai). Premette di voler aspettare il provvedimento ufficiale prima di entrare nel dettaglio, ma già ora sostiene sia sbagliato «vietare totalmente le macchinette. Meglio allora mettere un semplice tetto: la decisione avrebbe il nostro appoggio».

Come tabaccai «siamo pronti a formarci in qualunque maniera per poter ‘seguire’ in maniera adeguata i clienti. Siamo anche pronti a intensificare i corsi di formazione, ma riteniamo anche che pochi altri ambienti di gioco siano sicuri e controllati come le tabaccherie. Certamente mettere i giocatori in locali riservati non aiuta chi è già in difficoltà: penso che anzi aggraverebbe i problemi».

 

PressGiochi