29 Marzo 2024 - 07:52

Mirabelli (Pd): “Dobbiamo evitare che l’illegalità vanifichi il lavoro fatto sul gioco”

“Nella discussione sul gioco – ha dichiarato Franco Mirabelli (Pd) intervenendo al convegno sul gioco legale e illegale organizzato da LexandGaming in Corte di Cassazione – troppo spesso sfugge il

15 Dicembre 2015

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“Nella discussione sul gioco – ha dichiarato Franco Mirabelli (Pd) intervenendo al convegno sul gioco legale e illegale organizzato da LexandGaming in Corte di Cassazione – troppo spesso sfugge il tema della legalità: si parla tanto di pubblicità, riduzione dell’offerta e tassazione ma bisogna evidenziare l’aspetto della legalità che è centrale.

Ogni volta che interveniamo, con divieti e proibizioni, si rischia di favorire il mercato illegale; per questo un riordino complessivo del settore è fondamentale.

 

Le misure in Stabilità erano sicuramente urgenti a garanzia delle entrate, ma anche l’operatore deve capire quale futuro ha di fronte soprattutto quando deve di nuovo gareggiare per le nuove concessioni. La pubblicità non è il problema principale di cui occuparci. In tempi brevi dobbiamo intervenire, non importa come ma occorre garantire regole certe e trasparenti. Più aspettiamo, più daremo tempo all’illegalità di diffondersi.

Il tema tra giochi e enti locali deve esser chiarito. I comuni hanno fatto da supplenti alla regolamentazione nazionale carente, ma oggi non è possibile che l’attività statale sia frenata dagli interventi di comuni e regioni e siano i tribunali amministrativi a dover intervenire per chiarire la questione. Bene allora l’intervento della Conferenza stato regioni che chiarisca i confini territoriali di diffusione del gioco evitando che ci siano luoghi trasformati in quartieri a luci rosse del gaming. Spero di dare il mio contributo con la legge di cui sono firmatario e che è incardinata al Senato, il cui iter partirà a gennaio.

 

I capitali devono esser tracciati in maniera chiara, ad esempio, dovremo garantire maggiori controlli all’accesso ai concessionari, sulle persone che compongono le diverse società, onde evitare possibili infiltrazioni criminali nei concessionari. Occorre prevenire i rischi che non vengano rispettate le norme a tutela dei minori e contro le infiltrazioni della criminalità organizzata: c’è la necessità di una responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nell’industria legale del gioco d’azzardo.

L’altro punto è il contrasto al gioco illegale introducendo sanzioni penali significative con pene da tre a sei anni di reclusione per chi mette in pista scommesse illegali, pene per chi pubblicizza il gioco illegale e sanzioni affiancate a sanzioni amministrative anche pesanti, soprattutto in tema di tutela dei minori e informazione agli utenti.

Questo comporta la necessità di una maggiore responsabilizzazione non solo di ADM ma anche delle forze dello stato che controllano il mercato, Polizia di Stato, polizia giudiziaria etc.

Siamo di fronte alla necessità di risolvere i problemi di un intero apparato industriale senza farci prendere esclusivamente da ragioni ideologiche. Dovremo lavorare tutti per ridurre l’offerta di gioco ma dobbiamo anche evitare che l’offerta illegale vanifichi il lavoro svolto in questi anni dallo Stato”.

 

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PressGiochi