29 Marzo 2024 - 09:52

Milleproroghe, inammissibili molti emendamenti sui giochi

Restano in gioco, appena 7 emendamenti in materia di giochi. Tutti a firma Forza Italia ad eccezione di uno a firma PD; quasi tutti chiedono la proroga delle concessioni per slot machine e scommesse.

03 Febbraio 2021

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Dopo una prima visione della bozza emendamenti presentati in sede referente, al decreto Milleproroghe, le Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera dei Deputati hanno stilato una lista di quelli considerati inammissibili. Ai sensi del comma 7 dell’articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all’esame della Camera.

Tra gli emendamenti presentati sul tema dei giochi molti finiscono quindi nella lista nera delle inammissibilità.

Tra questi le proposte a firma del forzista Mauro D’Attis:

  • che riconosce un credito d’imposta pari al 50 per cento della spesa affrontata per le spese derivanti dalla sostituzione delle schede di gioco negli apparecchi da intrattenimento;
  • che concede ai gestori di stabilimenti balneari, nonché ai fabbricanti e gestori di apparecchi da intrattenimento un contributo calcolato applicando una percentuale del 100% alla differenza di fatturato fatto registrare nell’anno 2020 rispetto a quello fatto registrare nell’anno 2019;
  • che dal 1° febbraio 2021 al 31 dicembre 2022 riduce l’aliquota del prelievo erariale Unico sugli apparecchi da gioco (newslot);
  • che detta disposizioni per la chiusura del contenzioso con i concessionari di scommesse ippiche e sportive.

 

Sul Casinò di Campine d’Italia vengono respinte le due proposte a firma Braga che proroga un termine scaduto il 28 febbraio 2013 al 31 marzo 2021 in relazione alla revisione dello statuto della società per la gestione della casa da gioco di Campione d’Italia, nonché abroga le disposizioni in merito alla quantificazione del contributo che deve essere annualmente costituito a valere sui proventi della casa da gioco.

Respinta la proposta Buratti (PD) che autorizzata l’Agenzia delle dogane a conferire ulteriori incarichi di livello dirigenziale generale per esigenze organizzative e di funzionamento

Inammissibile la proposta di Italia Viva a firma Vitiello che modifica i criteri per l’emanazione del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, attuativo della “lotteria degli scontrini”.

Inammissibili anche le proposte di Raffaele Topo (PD). La prima che mirava a consentire esclusivamente tramite presentazione di un valido documento di riconoscimento l’accesso alle aree destinate al gioco con vincite in denaro interne alle sale bingo, nonché alle aree o sale in cui sono installati i videoterminali e nei punti di vendita in cui si esercita come attività principale quella di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi; la seconda che prevedeva che a decorrere dall’1 gennaio 2021 e fino alla data di assegnazione delle nuove concessioni rimodulava il prelievo erariale ed il compenso per il controllore centralizzato del gioco del Bingo.

Insuccesso anche per l’emendamento di Paolo Russo volto a rimodulare la tassazione sulle scommesse ippiche e sportive.

 

Restano in gioco, appena 7 emendamenti in materia di giochi. Tutti a firma Forza Italia ad eccezione di uno a firma PD; quasi tutti chiedono la proroga delle concessioni per slot machine e scommesse.

 

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