23 Aprile 2024 - 11:38

Milano: una task force per il controllo delle sale giochi. Granelli (Sicurezza): “Effettuati 520 controlli al mese, il 10% è irregolare”

La città di Milano da tempo contrasta la diffusione del gioco d’azzardo patologico non solo attraverso ordinanze ed interventi legislativi, ma anche con un controllo periodico da parte della Polizia

23 Novembre 2015

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La città di Milano da tempo contrasta la diffusione del gioco d’azzardo patologico non solo attraverso ordinanze ed interventi legislativi, ma anche con un controllo periodico da parte della Polizia Locale. Non solo, come spiega l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli nell’intervista rilasciata a PressGiochi.it, da qualche giorno è stato istituito anche il “Telefono No Slot”, una linea dedicata all’ascolto, al sostegno dei soggetti ai rischio e all’orientamento verso i servizi attivi sul territorio.

 

 

Quanti esercizi sono stati controllati nel corso del 2015 dalla Polizia locale e quante sale sono state sanzionate per irregolarità nell’offerta di gioco o mancato rispetto dei limiti orari?

In 9 mesi, da febbraio a ottobre di quest’anno, la Polizia locale ha effettuato oltre 4.600 controlli nelle sale gioco e nel 10% dei casi abbiamo riscontrato il mancato rispetto degli orari. Alcune sale presenti a Milano sono state controllate più volte. Un’azione capillare e costante, quella della Polizia locale che, con una media di circa 520 controlli ogni mese, si rivela efficace soprattutto dal punto di vista della prevenzione e del rispetto del regolamento comunale. Per essere più tempestivi, efficienti e mirati nei controlli è stato costituito un dispositivo della Polizia locale composto da agenti dell’Annonaria nelle sale scommesse, da agenti dei Comandi di Zona con Vigili di Quartiere e agenti accertatori nei pubblici esercizi, da agenti del Nucleo tutela trasporto pubblico per gli esercizi presenti in metropolitana e agenti dell’Unità antiabusivismo per le situazioni più complesse secondo percorsi di volta in volta pianificati.

La sanzione ammonta a 450 euro ma dopo la seconda violazione viene applicata una pena accessoria che prevede la chiusura della sala giochi per cinque giorni o, nel caso di un esercizio commerciale con le macchinette, il sigillo a queste ultime per impedirne l’utilizzo. Questi controlli si aggiungono ai provvedimenti attuati da Palazzo Marino che hanno permesso di bloccare l’apertura di oltre dieci sale da gioco e di delimitare gli orari di quelle già in esercizio – si ricorda che il nuovo Regolamento Edilizio vieta di aprire nuove sale slot a meno di 500 metri da luoghi sensibili come scuole e centri anziani – le istituzioni tornano ad unire le forze contro le ludopatie.

 

Quali sono le criticità maggiori su cui l’amministrazione sta lavorando, in applicazione dell’ordinanza dell’ottobre 2014?

Non ci sono criticità particolari nell’attuare l’ordinanza che il Comune ha emanato lo scorso ottobre. E’ necessario però porre in atto un continuo controllo del territorio. Ma non si tratta solo di un lavoro costante della Polizia locale. L’impegno dell’amministrazione è su più fronti nella convinzione che la lotta contro le ludopatie, per tutelare la salute dei cittadini ed allontanare dal territorio criminalità e degrado, ha bisogno anche di adeguate iniziative di prevenzione e informazione. La positiva collaborazione tra istituzioni, e con il Terzo Settore, rappresenta una risorsa essenziale per combattere un fenomeno che sempre più assume i contorni di una vera e propria emergenza sociale.

 

Secondo lei, i limiti orari alle sale sono uno strumento efficiente per il contrasto al gioco patologico?

L’applicazione dell’ordinanza, emanata lo scorso 15 ottobre dal Comune di Milano, e più volte riconfermata dalla giustizia amministrativa, ha lo scopo di definire precise e limitate fasce orarie per l’attività delle sale gioco e per il funzionamento delle slot machine nei locali pubblici al fine di arginare i danni del gioco d’azzardo a tutela dei cittadini, a partire dalle persone più vulnerabili come i giovani e gli anziani. Le sale, ovvero le macchinette nei locali pubblici, non possono più restare aperte 24 ore su 24, ma solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, in modo tale da ridurre la possibilità di accedervi, con particolare attenzione agli orari di uscita dalle scuole e al tempo libero delle fasce più fragili della cittadinanza, in primo luogo giovani e anziani.

 

Diversi comuni e province che hanno applicato limiti all’offerta di gioco hanno poi riscontrato la diffusione maggiore del gioco illegale. Questo fenomeno è registrato anche a Milano? Quali sono i giochi illegali diffusi?

Ricordo molto bene alcune operazioni della Polizia locale effettuate prevalentemente nella cosiddetta Chinatown dove sono state scoperte alcune bische clandestine nelle quali si pratica il soprattutto “majong”, una specie di domino con delle tesserine di legno che fanno un rumore particolare. I vicini sentivano questo ticchettio, avevano notato un certo viavai e avevano fatto la segnalazione che ha portato alla chiusura di queste attività dedicate al gioco d’azzardo. Ma si tratta di episodi sporadici e specifici che risalgono anche a un paio di anni fa, nulla hanno a che fare con le sale da gioco. La Polizia locale a controllare il territorio ma non ci risulta vi sia un aumento del gioco illegale a Milano. I nostri provvedimenti e progetti vanno tutti nella direzione di tutelare le persone dagli effetti negativi del gioco che possono arrivare a vere e proprie patologie soprattutto quando si tratta di persone anziane e di giovani. Non c’è nessun divieto al gioco, nessuna criminalizzazione.

 

In che modo il Comune di Milano ha intenzione di continuare ad intervenire su questo fronte?

E’ attivo da qualche giorno il “Telefono No Slot” – 3351251774 -, una linea dedicata all’ascolto, al sostegno dei soggetti ai rischio, all’orientamento verso i servizi attivi sul territorio (compresi quelli sanitari), attiva 7 giorni su 7, per parlare con gli operatori sociali o per lasciare messaggi al centralino 24 ore al giorno. A seguire, in arrivo una app informativa sui servizi e nuovi centri d’ascolto e assistenza per le persone affette da dipendenza, ma anche per le loro famiglie ed in generale per il territorio. Inoltre vi sono altri progetti: ‘Milano No Slot Ascolta’ si propone di realizzare spazi di ascolto e di orientamento, reali e virtuali, con campagne di sensibilizzazione sui rischi del gioco d’azzardo, iniziative di sensibilizzazione e comunicazione sociale differenziate per target e su tutto il territorio; ‘Milano No Slot Accoglie e Orienta’ punta alla predisposizione di spazi di accoglienza e sostegno dedicati alle famiglie dei giocatori patologici, all’offerta di consulenza legale, psicologica ed economico-finanziaria per la gestione di situazioni debitorie nonché all’organizzazione di incontri di sensibilizzazione in spazi di aggregazione per anziani; ‘Milano No Slot Osserva e Certifica’ mira a una mappatura dei luoghi sensibili per il gioco d’azzardo che individui aree di pericolosità ma anche risorse territoriali diffuse, strumento importante e partecipato per consolidare reti di protezione sociale e per sensibilizzare gli esercenti a contrastare la facilità d’accesso al gioco dei soggetti più vulnerabili; ‘Milano No Slot Comunica e Informa’ ha come obiettivo la realizzazione di una piattaforma informatica di supporto alla comunicazione e promozione delle diverse azioni, con documentari da utilizzare per campagne di sensibilizzazione e prevenzione. Una sorta di luogo virtuale di elaborazione e condivisione di idee, dati, opinioni e progetti; ‘Milano No Slot Educa e Forma’ attua una campagna di prevenzione rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado delle 9 Zone di Milano che consiste in interazioni sul valore e sul significato del gioco, incontri formativi e kit didattici per corpo docente, azioni di sensibilizzazione per le famiglie.

Simona Brambilla – PressGiochi

 

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