19 Aprile 2024 - 14:22

Messina, 59 persone accusate di associazione mafiosa e racket su vincite al gioco

Arrestate nel Messinese 59 persone accusate di associazione mafiosa, spaccio ed estorsione. Ai vertici dei clan di Barcellona Pozzo di Gotto c’erano i figli degli storici capimafia della zona. L’operazione,

28 Febbraio 2020

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Arrestate nel Messinese 59 persone accusate di associazione mafiosa, spaccio ed estorsione.

Ai vertici dei clan di Barcellona Pozzo di Gotto c’erano i figli degli storici capimafia della zona. L’operazione, denominata “Dinastia”, nasce da un’inchiesta della Dda di Messina, guidata dal procuratore Maurizio de Lucia.

L’operazione ha fatto luce anche su numerose estorsioni messe a segno da anni sul territorio barcellonese a commercianti, imprenditori, agenzie di pompe funebri, ma anche a chi vinceva alle slot machine. I collaboratori di giustizia hanno riferito che due ragazzi, avevano vinto 500 mila euro giocando ad una slot-machine installata nel centro scommesse Snai di Barcellona Pozzo di Gotto. La vincita aveva suscitato l’interesse dell’organizzazione mafiosa barcellonese che si è subito attivata per chiedere il pizzo sull’incasso, riuscendo a ottenere con le minacce 5 mila euro.

Gli incassi del racket non erano più sufficienti, le vittime delle estorsioni in difficoltà per la crisi economica, denunciano. Per questo la mafia di Barcellona Pozzo di Gotto è tornata a puntare al vecchio business della droga.

PressGiochi