“Il fatto che sia eliminato l’Osservatorio sul gioco d’azzardo la dice lunga su dove vuole andare la riforma. Una riforma che parte male perché divide gioco online con il fisico
“Il fatto che sia eliminato l’Osservatorio sul gioco d’azzardo la dice lunga su dove vuole andare la riforma. Una riforma che parte male perché divide gioco online con il fisico e si sposta tutto il peso della riforma sul Ministro dell’Economia. Serve una legge quadro e una alleanza tra vari poteri. Ma con una legge delega non ci saranno molte opportunità di discussione tra le commissioni del Parlamento. E’ vero che il futuro è nel gioco online ma bisognerà affrontare il tema della responsabilizzazione dell’utente. Bisogna avere l’idea della vita quotidiana delle persone.
Il fatto di non aver fatto gare la dice lunga sullo smantellamento in atto. Una legge quadro dovrebbe intervenire anche su come fare le gare. Servono incentivi per le imprese, per prevedere incentivi alle aggregazioni di piccole imprese, visto che i grossi si stanno dando molto da fare. Sulle sale bingo l’esperienza è positiva e questa giornata ci fornisce molti elementi per una proposta di legge quadro che valuti la riduzione dei punti fisici, dei punti online e forme di premialità agli esercenti che fanno questa attività. Magari si può valutare anche l’aumento del costo del gioco. Occorre salvaguardare l’autonomia degli enti locali ma fare le gare irrobustendo un settore e non lasciarlo in balia della concorrenza illegale”.
Così Virginio Merola del Pd al convegno alla Camera sul gioco legale, serve una riforma.
PressGiochi