19 Aprile 2024 - 06:22

BPER e Avviso pubblico. Mazzarella (BPER Banca): “Occhi aperti sui giovani per evitare che cadano nel gioco d’azzardo patologico”

BPER e Avviso pubblico hanno unito le forze per presentare un progetto “La trappola dell’azzardo” volto a aumentare la consapevolezza dei rischi e pericoli che ruotano intorno al mondo del

11 Ottobre 2022

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BPER e Avviso pubblico hanno unito le forze per presentare un progetto “La trappola dell’azzardo” volto a aumentare la consapevolezza dei rischi e pericoli che ruotano intorno al mondo del gioco d’azzardo cercando di coinvolgere e sensibilizzare il maggior numero di persone, con una particolare attenzione al mondo giovanile, al mondo bancario e a quello degli amministratori locali. All’interno del progetto verranno tenuti 5 incontri tra novembre e marzo 2023 a Palermo, Napoli, Roma, Genova e Torino. A presentare l’evento tenuto presso l’ex Teatro Rossini, a Roma oggi è stati il giornalista di Domani Giovanni Tizian.

Flavia Mazzarella, Presidente di BPER Banca ha evidenziato che nell’Istituto è stata sviluppata una sensibilità verso il gioco patologico nella consapevolezza che gli strumenti preventivi servono ad evitare che i giovani cadano nella trappola e che gli adulti e la famiglia possano percepire questi fenomeni prima di arrivare tardi. “La banca sui fenomeni legati ai giovani è molto sensibili- ha affermato -. Abbiamo redatto un vademecum per tutti i collaboratori di filiali, un opuscolo ‘Giocatori d’azzardo patologici e servizi bancari’ che descrive le tutele attivate dall’istituto per prevenire i rischi connessi al Gap e aiutare le famiglie dei giovani coinvolti. Realizziamo costantemente un’opera di sensibilizzazione nelle scuole per diffondere la consapevolezza del rischio del gioco d’azzardo e cerchiamo di approfondire i temi che riguardano la Generazione Z. Questo è un progetto pilota che speriamo di poter espandere in futuro coinvolgendo altre città. Infine, stiamo realizzando sul nostro personale un corso volto a sensibilizzare i colleghi su questa tematica e sui rischi e per fornire loro strumenti per affrontare in maniera tempestiva situazioni critiche. Questo è un tassello nella lotta alle dipendenze e spero abbia la dovuta accoglienza presso i destinatari. Sui giovani si costruisce il nostro futuro e loro stessi sono dei volani di esempi che se virtuosi possono diffondersi meglio”.

 

Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico ha ribadito che è necessario far crescere nei giovani gli anticorpi verso il gioco patologico. “La dimensione online permette ai giovani di introdursi in un mondo di cui non conoscono la pericolosità e nel quale è facile entrare ma impossibile uscire. Questo progetto vuole proprio coinvolgere i giovani per far crescere la conoscenza, sperando che il Parlamento ascolti l’appello di Avviso pubblico sul gioco. Non possiamo permetterci in un Paese normale di star dietro alla giungla dei ricorsi comunali legati alle sale giochi. Saremo a disposizione con le nostre conoscenza di chi dovrà decidere”.

 

“Parlando di criminalità organizzata – ha affermato Giovanni Russo, Procuratore aggiunto Direzione Nazionale Antimafia – dobbiamo mettere da parte gli stereotipi. Oggi esiste una criminalità che cerca di guadagnare spazi per permettere agli altri di fare i criminali, potremmo definirla business oriented. Si riesce attraverso il gioco ad entrare in un circuito presidiato da operatori legali. La legalizzazione ha creato una rete di agenzie dove è possibile giocare legalmente. Le capacità penetrative della criminalità si sviluppa con modalità diverse da Sud a Nord. Una volta infiltrata, si creano le attività parallele dove nella stessa agenzia legale si offrono servizi illegali. Si risponde ad un bisogno di soggetti vulnerabili. I network moderni hanno piattaforme altamente tecnologiche e sono situati fuori dal sistema nazionale, usano l’intelligenza artificiale per toccare il ‘punto di dolore’ del giocatore e indurlo a giocare. Le attività criminali esperti di informatica forniscono servizi a diversi soggetti criminali. Questa forte impronta tecnologica ci spinge a specializzare le Forze di polizia. Credo tuttavia, che il narcotraffico rimanga di gran lunga la prima fonte di proventi illeciti della criminalità”.

 

Ad intervenire all’evento anche la ricercatrice Adele Minutillo, del Centro Dipendenze e Doping Istituto Superiore di Sanità che ha illustrato le ultime ricerche del centro. Tra queste anche uno studio condotto tra utenti internet dalla quale si è evidenziato che tra i giocatori di gaming, coloro che sono disposti a fare acquisti ‘ingame’ hanno dei profili simili nel 41% dei casi a coloro che hanno profili di gioco problematico. C’è un’area grigia tra azzardo e gaming che andrebbe attenzionato e dovrebbe essere oggetto di altre ricerche.

Durante la pandemia abbiamo messo a confronto le abitudini di gioco pre pandemia, lockdown e periodo con restrizioni: ci siamo accorti che il gioco terrestre ha subito una contrazione dovuta alla chiusura delle sale ma il gioco online è passato dal 10% all’8% durante il lockdown per poi crescere al 13% durante le restrizioni. Forse perché chi è passato al gioco online ha poi preferito restare su questo canale. La trappola del gioco non ha ricadute solo nell’ambito sociale ma anche in quello sanitario ed economico per questo è importante darci tutti una mano” ha concluso Minutillo.

PressGiochi