Le autorità turche hanno ordinato l’arresto di 13 persone, tra cui il fondatore e presidente della società fintech Papara, Ahmed Faruk Karslı, nell’ambito di un’ampia inchiesta per riciclaggio di denaro e trasferimenti illeciti legati al gioco d’azzardo online.
Le autorità turche hanno ordinato l’arresto di 13 persone, tra cui il fondatore e presidente della società fintech Papara, Ahmed Faruk Karslı, nell’ambito di un’ampia inchiesta per riciclaggio di denaro e trasferimenti illeciti legati al gioco d’azzardo online.
Secondo quanto riferito dall’ufficio del Procuratore Capo di Istanbul e riportato dall’agenzia Anadolu, l’indagine riguarda diversi reati gravi, tra cui la costituzione e la partecipazione a un’organizzazione criminale, il riciclaggio di proventi illeciti e la violazione della legge sulle scommesse sportive. Papara, attiva dal 2015 nei servizi di trasferimento online di denaro, cambio valuta e pagamento bollette, è accusata di aver facilitato sistematicamente il traffico di denaro legato a scommesse illegali.
Le autorità sostengono che, tramite i sistemi della società, siano stati aperti oltre 26.000 conti utilizzati su piattaforme di gioco e scommesse non autorizzate, movimentando un flusso finanziario di circa 12,9 miliardi di lire turche. Di questi fondi, una parte è stata trasferita su portafogli crypto riconducibili a cinque soggetti affiliati a quattro siti di scommesse illegali.
Nell’ambito dell’operazione condotta dalla Direzione per la Lotta al Crimine Informatico della polizia di Istanbul, in coordinamento con la Procura e il Ministero dell’Interno, sono stati sequestrati beni per un valore stimato di 5 miliardi di lire turche (oltre 128 milioni di dollari): tra questi, otto aziende, sette appartamenti e ville, 74 veicoli, cinque imbarcazioni, tre cassette di sicurezza e diversi yacht riconducibili alla holding PPR, di cui Papara fa parte.
Il ministro degli Interni Ali Yerlikaya ha sottolineato la gravità del fenomeno: “Le scommesse illegali non sono solo un reato finanziario, ma una minaccia concreta alla società. Continueremo con determinazione la lotta contro il gioco illegale e le frodi online”.
Fondata nel 2015, Papara è oggi una delle principali fintech turche, con oltre 23 milioni di utenti privati e oltre un milione di imprese clienti. La piattaforma processa più di 31 milioni di transazioni al mese ed era stata valutata oltre 2 miliardi di dollari.
L’inchiesta arriva a pochi mesi di distanza da un’operazione simile che ha coinvolto altre fintech turche come PayFix, Aypara e Ininal, la cui attività è stata sospesa dalla Banca Centrale nell’ambito della lotta alle scommesse online non autorizzate.
L’intero management di Papara è stato rimosso e la gestione dell’azienda è stata affidata al Fondo di Garanzia dei Depositi (TMSF), incaricato dalla magistratura turca. Le indagini sono ancora in corso.
PressGiochi