24 Aprile 2024 - 05:36

Martellago. M5S al lavoro per contrastare il decreto giochi su pubblicità e diffusione Vlt

Nel prossimo consiglio comunale di Martellago, i consiglieri Davide Da Ronche, Barbara Simoncini e Andrea Marchiori del Movimento 5 Stelle presenteranno un ordine del giorno per chiedere all’amministrazione comunale di

13 Aprile 2015

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Nel prossimo consiglio comunale di Martellago, i consiglieri Davide Da Ronche, Barbara Simoncini e Andrea Marchiori del Movimento 5 Stelle presenteranno un ordine del giorno per chiedere all’amministrazione comunale di impegnarsi attivamente in tutti i suoi canali ufficiali per esprimere pubblicamente la netta e ferma contrarietà al ‘decreto salva azzardo’ anticipato dal sottosegretario PierPaolo Baretta recante il riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici ai sensi dell’articolo 14 delle legge 11 marzo 2014, nr 23.

“Il buon auspicio di questa Amministrazione, e dell’intero Consiglio Comunale, – spiega il consigliere Davide Da Ronche – che in data 27 novembre 2013 ha aderito al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, impegnandosi ad applicare tutti gli strumenti in suo possesso per contrastare ogni forma di gioco che possa portare dipendenza, visto l’esito negativo dell’incontro con le Associazioni di categoria tenutosi in data 4 marzo 2015 dove il Sottosegretario al Ministero Economia e Finanze Pierpaolo Baretta ha confermato le linee guida del decreto in questione chiediamo all’amministrazione di interagire con il Governo affinché le norme contenute nel Decreto rechino misure più stringenti verso il mercato dell’azzardo nel rispetto della Legge Delega 11.03.2014 n° 23 , pubblicata in G.U. 12.03.2014, garantendo forme vincolanti di partecipazione dei comuni competenti per territorio al procedimento di autorizzazione e di pianificazione, auspicando un dialogo fattivo con le numerose associazioni operanti nella lotta alle dipendenze del gioco d’azzardo, al fine di legiferare attraverso atti che siano attenti alla tutela della salute, dell’ordine pubblico, della giustizia, della democrazia economica”.

Nel decreto giochi cui sta lavorando il sottosegretario all’economia – si legge nell’ordine del giorno – si riscontrano le seguenti criticità:

1) Art. 32 comma a.2): PUBBLICITA’: La delega fiscale operata dal Parlamento, risultato di un lungo lavoro di dibattito fra le diverse forze politiche, richiedeva esplicitamente al governo di adottare provvedimenti che vietassero la pubblicità. Il governo per contro risponde con un divieto nella fascia dalle 16 alle 19, ma comunque VENGONO ESONERATI DA QUESTO DIVIETO TUTTI I CANALI SPORTIVI (il cui target d’ascolto è notoriamente composto in buona parte anche da minorenni). Il sottosegretario Baretta adduce la necessità di non infrangere la normativa europea che vieta la limitazione della circolazione di beni e servizi, ma a tale proposito si rileva che la pubblicità è già vietata in Germania sui mass media; i ricorsi delle multinazionali del gioco ci sono stati ma la Corte di Giustizia Europea più di una volta ha dato ragione agli stati membri poiché, per la delicatezza del settore, limitare la pubblicità è legittimo se questi atti servono a tutelare, interessi prioritari della collettività.

2)Art. 13 commi a-h): LEGGI NAZIONALI E TERRITORIALI: In questi anni comuni e regioni hanno approvato con enorme fatica leggi, delibere ed emanato ordinanze che limitassero l’azzardo sui loro territori, sfidando decine di ricorsi al TAR delle multinazionali . Nel corso degli anni misure importanti sono però state approvate (come quella della Regione Liguria). Ora il governo si appresta a ledere l’autonomia e la responsabilità degli enti territoriali costringendoli ad uniformarsi ad una legislazione nazionale favorevole alle multinazionali, facendo decadere per legge tutti i provvedimenti adottati finora da Comuni e Regioni.

3)Art. 77: PRESUNTO PROVVEDIMENTO RIDUCI SLOT: Il governo ha annunciato che vorrà ridurre le AWP (cioè gli apparecchi attualmente più presenti nei bar) di circa 100-150.000 unità. Il testo del Decreto in oggetto però permette che tutte le AWP ritirate possano trasformarsi automaticamente in un numero uguale di diritti ad installare Slot di nuova generazione (VLT). Non è dato di sapere di che tipo e forma esse saranno poiché tutto viene demandato ad un successivo regolamento. Le anticipazioni disponibili, – si legge nell’odg – a fronte della segretezza sul contenuto (segretezza solo verso i cittadini, poiché il testo è oggetto di una contrattazione con le lobby) ci inducono a temere che accanto a VLT (FORSE) meno impattanti, la trasformazione automatica dei delle autorizzazioni ai sensi dell’articolo 86 del TULPS anche ai fini dell’articolo 88 consenta l’installazione nei locali pubblici anche di una quota di VLT a maggiore impatto, le quali oggi sono ammesse solo in specifiche sale”.

PressGiochi