19 Aprile 2024 - 02:10

Manovrina: non passa in Commissione la proposta per il ritocco del payout delle slot

Niente da fare per la riduzione dell’offerta proposta dal Governo applicata anche a tutte le forme di gioco d’azzardo come proposto dall’on. Binetti. Numerosi gli emendamenti alla Manovrina che ieri

26 Maggio 2017

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Niente da fare per la riduzione dell’offerta proposta dal Governo applicata anche a tutte le forme di gioco d’azzardo come proposto dall’on. Binetti.

Numerosi gli emendamenti alla Manovrina che ieri la Commissione Bilancio – con l’ok del Governo – ha respinto.

Respinta la proposta Guidesi di reperire dal gioco le risorse necessarie per la spesa sostenuta per la crisi migranti, relativa al soccorso in mare, all’accoglienza e ai servizi sanitari e scolastici, così come quella del M5S e Sel per una riduzione più incisiva delle slot machine.

 

Respinte inoltre tutte le proposte relative ad un aumento maggiore della tassazione per slot machine e Vlt, rispetto a quello già introdotto dal Governo che prevede una percentuale rispettivamente del 19% e 5,5%.

Non passano nemmeno le proposte Tancredi per una tassazione del Preu al ribasso e un ritocco al Payout.

 

Respinto ancora il divieto assoluto di pubblicità  e il divieto a qualsiasi forma, diretta o indiretta, di propaganda pubblicitaria, di ogni comunicazione commerciale, di sponsorizzazione o di promozione di marchi o prodotti di giochi con vincita in denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia on line.

Stessa cosa per la proposta che introduceva distanze di 500 metri per tutti i comuni e poteri di licenza delle sale giochi in capo ai sindaci. Nello specifico l’on. Marcon chiedeva che “L’esercizio delle sale da gioco e il gioco lecito nei locali aperti al pubblico sono soggetti all’autorizzazione del sindaco del comune territorialmente competente, concessa per cinque anni rinnovabili, previa apposita istanza. Per le autorizzazioni esistenti il termine di cinque anni decorre dalla data di entrata in vigore della presente legge” e “È fatto divieto di collocare apparecchi per il gioco d’azzardo lecito in locali posti a una distanza inferiore a cinquecento metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da scuole di ogni ordine e grado, strutture residenziali o semi residenziali operanti nel settore sanitario o socio-assistenziale, luoghi di culto, caserme, centri di aggregazione giovanile e centri per anziani, sportelli di prelievo di contante e comunque nei centri storici”.

 

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