20 Aprile 2024 - 10:57

Mafie nel Lazio: gioco d’azzardo e usura, ambiti d’azione dell’illegalità

Riciclaggio, traffico di droga anche internazionale, investimento di capitali illeciti, gioco d’azzardo e usura sono solo alcuni degli ambiti di azione di ‘ndrangheta, camorra e soggetti legati a Cosa nostra.

06 Ottobre 2020

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Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha illustrato questa mattina i contenuti della V^ edizione della pubblicazione Mafie nel Lazio. All’evento, che si è svolto all’interno di una villa confiscata alla mafia alla Romanina a Roma, ha partecipato Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio Legalità e Sicurezza della Regione Lazio, il Colonnello Francesco Gosciu, Direttore della Dia di Roma, Andrea Riccardi, il Fondatore della Comunità di Sant’egidio e il Prefetto di Roma, Matteo Piantedosi.

 

Il rapporto è il resoconto, rigoroso e documentato, delle principali inchieste giudiziarie sulle organizzazioni criminali nel Lazio, rese note nel periodo che va da gennaio 2019 a febbraio 2020. A causa dell’emergenza Covid 19, il Rapporto di quest’anno viene presentato alcuni mesi dopo la sua stesura e pubblicazione, nel rispetto delle esigenze sanitarie nazionali.

In questa V edizione, in particolare, ampio spazio è dedicato alla disamina della questione criminale romana: ovvero, quell’insieme di fattori storici, criminali, socio­-economici e ambientali che hanno determinato la genesi e lo sviluppo di gruppi criminali autoctoni nel contesto di insediamento e radicamento delle mafie tradizionali a Roma. Fattori che rendono questo scenario unico e in continua evoluzione rispetto al resto della regione. E in una certa misura, anche al resto del Paese.

Riciclaggio, traffico di droga anche internazionale, investimento di capitali illeciti, gioco d’azzardo e usura sono solo alcuni degli ambiti di azione di ‘ndrangheta, camorra e soggetti legati a Cosa nostra. E le loro relazioni con le mafie locali sono l’elemento che preoccupa molto per il moltiplicarsi dei reati e dei contesti criminali nella Capitale.

Anche «La provincia di Frosinone è interessata dalla presenza di alcune significative espressioni della criminalità mafiosa, soprattutto di clan camorristici di origine casertana, attivi nel traffico e nello spaccio di stupefacenti. Riscontri investigativi hanno inoltre, nel tempo, evidenziato gli interessi dei casalesi, dei Misso, dei Mazzarella anche nel settore del gioco, utilizzato per il riciclaggio di denaro in settori quali il bingo, la raccolta delle scommesse sportive ed ippiche, i videopoker e le cd. new slot.

 

Nel 2019 – secondo i dati forniti dalla Direzione centrale per i Servizi Antidroga – sono state portate a termine il 14,81% di operazioni antidroga avvenute sul territorio nazionale, l’8,81% le sostanze stupefacenti sequestrate, e il 15,86% le persone segnalate all’autorità giudiziaria. Complessivamente in questo anno sono stati sequestrati 3691,60 kg di droga. Nel periodo preso in esame dalle statistiche della locale distrettuale antimafia sono state indagate per reati di associazione mafiosa 295 persone e 178 per reati aggravati dal cosiddetto metodo mafioso. Quest’anno la pubblicazione fornisce anche alcuni dati relativi ai procedimenti in corso per corruzione nella Capitale per meglio comprendere il rapporto fra i fenomeni corruttivi e quelli mafiosi.

Infine, altri dati che rendono le dimensioni del fenomeno oggetto al centro del Rapporto: quelli relativi ai beni confiscati alle mafie nella regione. Attualmente 1243 beni sono in gestione da parte dell’agenzia nazionale e 821 sono stati destinati al riutilizzo sociale e istituzionale, come previsto dalla legge. Per quel che riguarda infine le illegalità economiche, la Banca d’Italia segnala per il Lazio 10.567 operazioni sospette di cui 9037 a Roma. Il dettaglio di questi e altri numeri nel Rapporto che sarà scaricabile integralmente come ogni anno sul portale dell’Osservatorio regionale per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio.

 

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