16 Aprile 2024 - 09:10

M5S: la lobby del gioco strizza l’occhio ai Comuni

“La lobby dell’azzardo e i suoi scudieri in Parlamento ci hanno riprovato: dopo l’emendamento vergogna Santini (Pd), poi ritirato, con il quale al Senato si voleva limitare il potere di

04 Dicembre 2015

Print Friendly, PDF & Email

“La lobby dell’azzardo e i suoi scudieri in Parlamento ci hanno riprovato: dopo l’emendamento vergogna Santini (Pd), poi ritirato, con il quale al Senato si voleva limitare il potere di Regioni e Comuni nel contrastare l’azzardopatia, adesso tornano alla carica alla Camera cercando di comprarsi il favore degli Enti locali.

In sostanza, si vorrebbe destinare una parte degli incassi di slot e vlt ai Comuni in misura proporzionale al numero dei punti di raccolta del gioco presenti sul loro territorio.

Quei soldi, in teoria, andrebbero poi destinati alla prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti dalla sindrome del gioco d’azzardo patologico, ma in assenza di gravi e comprovate situazioni di rischio per la salute dei cittadini nel territorio di riferimento, i Comuni potranno destinare tali entrate a un’amplissima quantità di voci, dal decoro urbano al rifacimento delle strade.

Insomma più slot hai nel tuo Comune più soldi ti arrivano da spendere come meglio ritieni opportuno”.

 

Lo affermano i deputati in commissione Affari Sociali Matteo Mantero e Massimo Baroni.

“Questa misura è stata avanzata attraverso vari emendamenti, diversi tra loro relativamente alla somma da destinare ai comuni, ma non nella sostanza. Si va dai 100 milioni in quello presentato da Pagano (Ncd) ai circa 600 milioni del provvedimento di Massa (Pd) e Giorgetti (FI).

Alberto Giorgetti, tra l’altro, è stato sottosegretario con delega proprio ai giochi durante i governi Berlusconi e Letta e, secondo indiscrezioni di stampa, in passato sarebbe stato in corsa per un ruolo da top manager in Lottomatica. Poi a seguito del polverone sollevato dalla notizia, il passaggio non ci sarebbe stato e Giorgetti è rimasto alla Camera, dove continua a scrivere provvedimenti pro lobby del gioco. La lobby dell’azzardo cerca ancora una volta di tappare la bocca ai comuni strizzandogli l’occhio: più si gioca sul tuo territorio, più soldi avrai a disposizione. Una logica questa che, come sempre, pone al centro il profitto.

La salute dei cittadini, per questi soggetti, è un optional. Noi continuiamo la nostra battaglia, denunciando casi come quello sollevato e, soprattutto, presentando nella Stabilità la proposta del divieto totale della pubblicità: invitiamo i tanti colleghi che si dicono contrari all’azzardo a votarla”.

PressGiochi