24 Aprile 2024 - 18:22

Lotto. La gara s’ha da fare anche senza il parere di Palazzo Spada

Sarebbero queste alcune delle indiscrezioni che rivela Il Fatto Quotidiano sull’atteso e contestato parere rifiutato dal Consiglio di Stato in merito alla procedura ad evidenza pubblica bandita dal Mef per

20 Agosto 2015

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Sarebbero queste alcune delle indiscrezioni che rivela Il Fatto Quotidiano sull’atteso e contestato parere rifiutato dal Consiglio di Stato in merito alla procedura ad evidenza pubblica bandita dal Mef per la concessione del gioco del Lotto detenuta da oltre 22 anni da Lottomatica-Gtech oggi Igt.

Secondo quanto fa sapere il quotidiano, il sottosegretario con delega ai giochi, PierPaolo Baretta sarebbe intenzionato ad andare avanti comunque con la gara anche senza il parere obbligatorio del Consiglio di Stato ritenendo l’intervento del giudice amministrativo non vincolante, con funzioni sì di consulenza ma non di giurisdizione.

 

Va precisato che lo Stato non può permettersi di perdere l’affare dell’anno, avendo messo a bilancio per il 2015 l’incasso di 350 milioni, la metà della base d’asta di 700 milioni per la concessione.

Quella del Lotto è una delle gare più importanti del momento, forse addirittura la più importante, seguita con estrema apprensione da tutti i protagonisti italiani e di mezzo mondo del ricchissimo settore dei giochi. Il Lotto ogni anno smuove un giro d’affari di poco inferiore ai 7 miliardi di euro e considerando che l’aggio sulle giocate finora era del 6,13 per cento e in futuro sarà probabilmente limato fino al 6, l’incasso del gestore si aggira sui 400 milioni. Lo Stato dal Lotto incassa in termini di tasse circa 1 miliardo e mezzo di euro ed è quindi molto importante che il gioco sia concesso in modo trasparente ad un’azienda assolutamente affidabile.

 

Responsabile della gara del Lotto presso il Consiglio di Stato è Nicolò Pollari ex capo del Sismi e oggi consigliere della seconda sezione del CdS, quella che ha il compito di esprimere valutazioni e pareri sulla congruità degli atti di governo e amministrativi. Sarebbe stato proprio Pollari a decidere di sospendendere l’emissione del richiesto parere, in attesa delle precisazioni e/o degli adeguamenti indicati in motivazione. Pollari, nel suo parere, allude in giuridichese a un bando su misura per Lottomatica. Esempio: “I requisiti per la partecipazione alla procedura di selezione appaiono, per taluni versi, eccessivi, tanto da figurare come clausole escludenti”. Poi ricorda l’ ultima relazione della Commissione europea sulla corruzione, nella quale è segnalata tra le altre cose “la pratica della stesura di capitolati d’ oneri su misura al fine di favorire determinati offerenti”.

 

Le intenzioni del Mef, però, sono quelle di andare avanti con le procedure del bando e di comunicare al Consiglio di Stato che il governo considera acquisito il parere e che quindi la gara partirà senza indugi.

La gara vera e propria dovrebbe svolgersi nella primavera dell’anno prossimo.

 

 

Gara Lotto. Di Stefano Sbordoni

 

PressGiochi