19 Aprile 2024 - 01:22

Leone (Lega): “Il DDL 144 verte su tre punti fondamentali: legalità, posti di lavoro e salute”

Durante un’intervista a Rete Sette, l’On. Claudio Leone della Lega, ha commentato quella che è la situazione che aleggia attorno all’approvazione della legge sul gioco d’azzardo in Piemonte. Lo stesso

16 Luglio 2021

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Durante un’intervista a Rete Sette, l’On. Claudio Leone della Lega, ha commentato quella che è la situazione che aleggia attorno all’approvazione della legge sul gioco d’azzardo in Piemonte. Lo stesso ha spiegato: “È stata una legge che ho proposto e seguito fin dall’inizio, un disegno di legge che ho sempre avuto a cuore anche se non conoscevo la realtà di questo mondo, che ho imparato a difendere incontrando la gente. Questa legge doveva essere cancellata per ripristinare l’ordine, infatti quella che poi è diventata il DDL 144 della Giunta verte su tre punti fondamentali: legalità, posti di lavoro e salute. Partiamo dalla salute, questa è una legge che a detta della Maggioranza non tutela chi soffre di ludopatia. Al contrario, io credo che il percorso fatto fino ad oggi sia insufficiente, perché lo dicono anche i numeri, poiché il risultato doveva essere la guarigione del paziente, ma non credo che questo sia successo. Oggi il gioco conta i totem, l’online, il Gratta e Vinci e altri strumenti che permettono di giocare, ma poi c’è anche l’occulto, che come dimostra l’aumento dei sequestri della Guardia di Finanza, non ci permette di capire realmente cosa c’è dietro. I posti di lavoro: la Minoranza dice che non sono 5mila. Una volta la Sinistra aveva come cavallo di battaglia l’occupazione, ma oggi tutti quei lavoratori che sono scesi in piazza magicamente non esistono più. Per noi non esistono lavoratori di serie A o B, il lavoratore è il lavoratore e in un momento difficile come questo a dire “il Piemonte abbandona migliaia di lavoratori” la Lega non ci sta perché in una Maggioranza, o semplicemente con il buon senso, si deve tutelare chi lavora nella legalità, perché laddove non c’è la legalità emerge l’illegalità e noi non ci stiamo, perché vogliamo contrastare questa piaga. Dare la possibilità ad un’Amministrazione di limitare le fasce orarie e ad altre no la ritengo una cosa ingiusta nei confronti in primis degli imprenditori. Volevamo che la Regione ponesse limiti fermi sugli orari, in modo da non avere “figli e figliastri” e questo è un punto su cui la Lega rimane ferma”.

 

 

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