Gestori dei «mini-casinò» di Legnago sul piede di guerra contro l’ordinanza comunale che interviene con lo scopo di limitare soltanto ad otto ore giornaliere, dalle 10 alle 13 e dalle
Gestori dei «mini-casinò» di Legnago sul piede di guerra contro l’ordinanza comunale che interviene con lo scopo di limitare soltanto ad otto ore giornaliere, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, l’accensione degli apparecchi da gioco dislocati nelle 10 sale scommesse e negli oltre cento esercizi pubblici cittadini. L’obiettivo del sindaco Clara Scapinè quello di porre un freno al problema della dipendenza da gioco.
Tuttavia le aziende di gestione non ci stanno, e come accaduto in molti altri territori locali, hanno avviato una battaglia legale ricorrendo presso il Tribunale amministrativo regionale di Venezia per ottenere una sospensiva del provvedimento e poter ottenere dal giudice l’annullamento delle disposizioni limitative del gioco.
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