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Legge europea 2015. Fattori (M5S): “Tassiamo il gioco ma non si pensa affatto alla ludopatia”

Ad intervenire a contestare le norme inserite nell’art. 7 della Legge europea 2015, relativo alla tassazione delle vincite estere, la senatrice del Movimento 5 Stelle Fattori. “Nel provvedimento – ha

04 Maggio 2016

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Ad intervenire a contestare le norme inserite nell’art. 7 della Legge europea 2015, relativo alla tassazione delle vincite estere, la senatrice del Movimento 5 Stelle Fattori.

“Nel provvedimento – ha ricordato – si parla dell’aumento dell’IVA sui preparati per risotto, per coprire una differente tassazione sul gioco d’azzardo. Su questo punto siete stati un pochino più morbidi con riferimento all’articolo 81 della Costituzione; infatti, l’articolo 7 richiede delle coperture che voi andate a trovare aumentando in maniera anche piuttosto ridicola – l’IVA sui preparati di risotto. Vi prego, un po’ di attenzione: questo è un favore sia alle lobby dei giochi d’azzardo, sia alla criminalità organizzata. La Commissione europea ci ha richiamato in quanto le vincite conseguite all’estero, anche tramite operatori on line, sono soggette alle aliquote progressive dell’IRPEF (parliamo di giochi d’azzardo o comunque di giochi), mentre per quelle conseguite in case di gioco italiane l’imposta sulla vincita è considerata assolta in quanto ricompresa nell’imposta sugli spettacoli, che consiste nel prelievo alla fonte nei confronti degli organizzatori dei giochi pari al 10 per cento. State attenti, però: questa è una tassazione sugli organizzatori dei giochi, non su chi vince, quindi la storia della doppia tassazione è un’emerita fesseria.

Questo Parlamento aveva due opportunità: o includere nell’IRPEF anche le vincite sui giochi, anche on line, non esteri (sarebbe stata la scelta più giusta, perché ci sarebbe stata la tracciabilità), oppure espungere dall’IRPEF sia le vincite italiane, sia quelle estere.

Siccome con questo provvedimento non si tutela chi è affetto da ludopatia e non si tutela la trasparenza, si è fatta la scelta più canaglia, cioè esentare dall’IRPEF anche le vincite sui giochi esteri. Questo è gravissimo, perché nella relazione della Direzione nazionale antimafia presentata in Parlamento – e ricordo che il senatore Mirabelli è membro della Commissione antimafia, eppure ha sostenuto questa schifezza di articolo – si legge che «dietro le attività apparentemente legali, come il gioco lecito, si nascondono sempre più fenomeni corruttivi». Sapete perché? Perché la mafia non dà più le mazzette in contanti, ma piuttosto apre delle case da gioco on line e poi paga i suoi addetti tramite vincite fittizie, che questi ultimi non riportano nella dichiarazione dei redditi.

Quante volte vi sarà capitato di sentire dire da persone che si arricchiscono «ho vinto al gioco»? Ma come mai vincete tutti al gioco e non si sa dove prendete questi soldi? Al senatore Mirabelli e anche al relatore, che in teoria è una persona stimabile, chiederei di fare un ulteriore ragionamento sull’articolo 7, perché è un favore alla mafia, alla camorra, alla ‘ndrangheta, ed un insulto per chi si sta battendo contro la ludopatia.

 

A rispondere alle accuse della Fattori, il relatore del testo Roberto Cociancich del Pd che ha precisato: “La senatrice Fattori forse si è dimenticata, ma ha omesso nel suo intervento di ricordare che è stato approvato un importante ordine del giorno, approvato a larga maggioranza in Commissione, con il quale non soltanto abbiamo dato un’indicazione su come trattare le vincite nelle case da gioco, ma abbiamo anche impegnato il Governo a destinare la tassazione che deriverà dalle vincite del gioco on line alla cura della ludopatia.

Quindi, se c’è una misura che è stata adottata in maniera concreta da parte della Commissione, e quindi del Parlamento, è stata proprio quella di ribadire l’impegno contro la ludopatia, cosa che invece purtroppo gli ordini del giorno che aveva presentato il Movimento 5 Stelle si erano accuratamente dimenticati di fare.

Non accettiamo lezioni su questo punto. Abbiamo fatto un lavoro serio, importante e ne rivendichiamo l’orgoglio”.

PressGiochi