29 Marzo 2024 - 10:14

Laura Castelli, oltranzista M5S dell’anti azzardo

La nuova viceministra, già sottosegretario all’Economia, è una di quelle che maggiormente incarnano lo spirito 5Stelle. Essendo una  fedelissima di Beppe Grillo e Luigi Di Maio (è in Parlamento sin

01 Marzo 2021

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La nuova viceministra, già sottosegretario all’Economia, è una di quelle che maggiormente incarnano lo spirito 5Stelle. Essendo una  fedelissima di Beppe Grillo e Luigi Di Maio (è in Parlamento sin dal 2013) è fautrice della famosa “terza via”: “ quella che si prende ogni giorno la responsabilità di andare oltre il consenso pur di lottare contro potentati e grandi lobby”.

Laura Castelli è stata fra quelle che scrissero nel 2018 il famoso contratto di governo, ivi annessa la famosa “soluzione finale” contro il gioco d’azzardo, poi mitigata coll’etichetta di “piano di riordino dei giochi”, che è roba tanto vecchia che portavamo ancora i pantaloni corti.

L’ostilità, sua e dei suoi, al settore del gioco, è sempre stata un cavallo di battaglia. Ovviamente in nome della lotta alla ludopatia. Eppure, il suo governo ha continuato a spremere gli operatori, per coprire ora Quota 100, ora il Reddito di cittadinanza, ora per aumentare gli stipendi dei Vigili del Fuoco, come dichiarò la Castelli in persona durante il dibattito sull’ultima Legge di Bilancio. Senza con ciò ottenere il benché minimo risultato in termini di riduzione dei giocatori e delle somme giocate.

Un triste monito fu il suo appello, nel marzo ’19, alle società che gestiscono i giochi, affinché cominciassero a pensare alla “riconversione”, che sapeva tanto di out-out, aggiungendo addirittura che “il settore che dovrebbe provare a collaborare con un governo che ritiene il gioco d’azzardo non una politica da sostenere”. Come dire, visto che vogliamo farvi fuori, dateci una mano a farlo!! Del resto, l’affermazione è in linea con la risposta che diede qualche tempo fa, ai ristoratori trentini, che invocavano l’aiuto dello Stato, distrutti dalla pandemia: «Vorrà dire che i ristoratori faranno altro».

Lei, che aveva sfiorato la poltrona di Sottosegretario all’Economia con Delega ai Giochi nell’estate 2018, ha più volte battuto il martello sul “riordino”, senza però dare niente più che qualche generica spiegazione, facendo riferimento a una collaborazione con gli enti locali che, di fatto, si era conclusa nel 2017 con il celebre accordo in Conferenza Unificata (mai attuato). Perciò, solo aria fritta, per ingrossare il fegato di tutti quelli che nel settore trovano la loro fonte di sostentamento.

Membro costituente del club dello “stop alla pubblicità del gioco d’azzardo” , nell’ottobre 2019 troviamo la Castelli brandire bancomat e carte di credito per il pagamento delle giocate, al fine di combattere il riciclaggio e l’evasione fiscale.

A completamento del quadro di vertice del Ministero dell’Economia di Daniele Franco troviamo i sottosegretari Claudio Durigon, Maria Cecilia Guerra e Alessandra Sartore. Chi fra di loro avrà la “nostra” delega?

Di certo non Durigon, ragioniere di Latina, che viene dal sottosegretariato al Lavoro ed è considerato il padre di Quota 100. E probabilmente nemmeno Maria Cecilia Guerra, docente universitaria ed economista di rilievo, sottosegretaria all’Economia nel Governo Monti. Rimane la Sartore, con un passato al Ministero del tesoro e alla Ragioneria generale dello Stato, per poi diventare nel 2018 assessore alle Politiche del bilancio, patrimonio e demanio della Regione Lazio nella giunta Zingaretti. Sua la maternità della modifica alla  legge regionale 5/2013 sulla prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (inserita nell’ambito del Collegato alla Legge sulle “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione”, promulgata nel febbraio 2020, che oltre ad ampliare la potestà dei Comuni nell’individuazione di ulteriori limitazioni a livello territoriale, ha coniato il concetto di “raggio” per calcolare le distanze minime delle sale gioco dalle aree sensibili, ovvero in “linea d’aria”, aumentando così il numero di apparecchi sottoposti a rimozione e di sale gioco destinate alla chiusura. Inoltre, ha previsto l’introduzione della “distribuzione oraria”, per consentire, in ambito locale, la previsione di eventuali fasce di interruzione del gioco nell’arco della giornata.

 

Marco Cerigioni – PressGiochi

Fonte immagine: Laura Castelli, sottosegretario all'Economia, durante la discussione nell'aula del Senato della nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2018, Roma, 11 ottobre 2018. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI