28 Aprile 2025 - 13:40

La sostenibilità nel processo di riordino del gioco pubblico. Di Laura D’Angeli

Il settore del gioco pubblico in Italia ha un impatto significativo sull’economia, contribuendo al PIL e finanziando iniziative sociali e culturali. Le crescenti aspettative degli stakeholder e le sfide legate

09 Aprile 2025

Il settore del gioco pubblico in Italia ha un impatto significativo sull’economia, contribuendo al PIL e finanziando iniziative sociali e culturali. Le crescenti aspettative degli stakeholder e le sfide legate agli impatti sociali e ambientali rendono sempre più centrale il tema della sostenibilità.

Il Riordino

L’avvio del processo di riordino del settore – scrive Laura D’Angeli su PressGiochi MAG – ne è una chiara dimostrazione, con l’introduzione di normative volte a garantire uno sviluppo più sostenibile. In particolare, il decreto legislativo n. 41 del 2024 pone un accento specifico sulla tutela della salute dei giocatori (articolo 14), riconoscendola come un obiettivo prioritario. A tal fine, viene auspicato l’impiego di strumenti tecnologici avanzati, inclusa l’intelligenza artificiale, per migliorare la protezione e la sicurezza nel giocatore. Ulteriori misure che possono essere ricondotte alla sostenibilità sono riportate all’articolo 15, che dettaglia le azioni che i concessionari devono adottare per tutelare i giocatori e prevenire il gioco patologico. Tra queste rientrano l’autolimitazione, le restrizioni al gioco, l’invio di messaggi automatici di sensibilizzazione e strumenti volti a promuovere un approccio più responsabile. Altri aspetti ricollegabili al tema della sostenibilità sono riscontrabili nella richiesta di specifici requisiti patrimoniali, di investimenti pluriennali finalizzati alla realizzazione di sistemi informatici sicuri, di policy di gioco responsabile affidabili oltre che, una struttura tecnico infrastrutturale in grado di garantire i migliori livelli di servizio.

Disturbo da Gioco d’Azzardo

L’evoluzione normativa evidenzia, quindi, l’attenzione costante sul gioco pubblico per il suo impatto sociale, in particolare in relazione al Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA). La sostenibilità del settore si estende oltre questo aspetto, integrando i criteri ESG (Environmental, Social, Governance). Al riguardo, la nuova disciplina europea (CSRD – Corporate Sustainability Reporting Directive) rappresenta un punto di svolta, imponendo alle aziende di fornire rendicontazioni dettagliate sugli impatti ESG. Per il settore del gioco pubblico, questo può significare, nel tempo, l’adozione di un approccio proattivo verso la sostenibilità, con la sua graduale diffusione lungo tutta la filiera: dalla progettazione dei prodotti alla loro distribuzione. La trasparenza, il rispetto delle normative e l’adozione di politiche di inclusione sono fondamentali per accrescere la fiducia degli stakeholder e migliorare la competitività e sebbene il tema della sostenibilità sia ritenuto importante, molte aziende non hanno ancora strutturato obiettivi chiari e azioni concrete.

La sostenibilità nel tessuto imprenditoriale del gioco pubblico

Del resto, il tessuto imprenditoriale del settore è molto frammentato: ci sono oltre 9.000 imprese, di cui il 99,6% ha meno di 50 dipendenti e solo 10 aziende superano i 250 dipendenti. Molte PMI spesso vedono la sostenibilità più come un onere economico e organizzativo che come un’opportunità di sviluppo.

Considerando la disomogeneità del contesto di riferimento del settore del gioco pubblico i principi della sostenibilità sono interpretati e implementati all’interno delle diverse aziende in modo diverso. Ad oggi, la formalizzazione delle politiche di sostenibilità nel settore del gioco trova una sua prima rappresentazione nei bilanci o report di sostenibilità che alcune aziende pubblicano periodicamente. L’analisi dei bilanci di sostenibilità del 2023 evidenzia una certa uniformità nei temi trattati:

  • Identità e modello di business

  • Governance

  • Gioco Responsabile

  • Sostenibilità ambientale

  • Inclusione e comunità

La maggior parte delle aziende che redige i bilanci di sostenibilità segue gli Standard GRI, sebbene con differenze nei dettagli operativi. Tutte le aziende analizzate hanno ottenuto almeno una certificazione in materia di Gioco Responsabile, adottando politiche per prevenire il gioco problematico e promuovere la consapevolezza tra i consumatori.

Sul fronte dell’innovazione, l’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo chiave nella prevenzione del DGA offrendo l’opportunità di costruire nuovi strumenti di analisi predittiva per il monitoraggio dei comportamenti a rischio.

Sul tema della sostenibilità, il settore del gioco presenta un quadro eterogeneo, in cui molte pratiche legate ai principi ESG non sono ancora del tutto formalizzate. Utilizzando un adattamento della matrice di Molteni, si identificano cinque livelli di maturità aziendale:

  1. Informale → Misure di welfare aziendale e iniziative sporadiche per il Gioco Responsabile.

  2. Corrente → Codici etici, certificazioni ambientali e iniziative di marketing responsabile.

  3. Sistematica → Bilancio di sostenibilità, stakeholder engagement e strategie ESG articolate.

  4. Innovativa → Investimenti dedicati alla sostenibilità e sviluppo di soluzioni innovative.

  5. Dominante → Sostenibilità come parte integrante della cultura aziendale e leva di cambiamento del settore.

Le PMI tendono a concentrarsi sul Gioco Responsabile, spesso in un’ottica di compliance, mentre le aziende di medie dimensioni iniziano a mostrare interesse per certificazioni più avanzate. Le grandi aziende, invece, integrano la sostenibilità nella strategia aziendale e nel processo decisionale quotidiano, influenzando marketing, operations e relazioni con i giocatori.

L’impatto economico della sostenibilità è percepito come moderato, con benefici quali:

  • riduzione dei costi operativi;

  • miglioramento della reputazione;

  • maggiore attrazione di investimenti.

Molte aziende investono in innovazione per ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sostenibilità sociale, ad esempio riducendo le emissioni di CO₂, utilizzando materiali ecocompatibili e sviluppando prodotti più responsabili.

Opportunità e sfide

Le grandi aziende sono sempre più orientate verso la sostenibilità, adottando strategie ESG avanzate e certificazioni riconosciute anche se, per molte PMI, la sostenibilità rimane una sfida a causa dei costi e della mancanza di obblighi normativi diretti.

Il settore del gioco pubblico risente della mancanza di standard ESG specifici, rendendo complessa la misurazione chiara dei progressi in ambito di sostenibilità. La presenza di un numero elavato di aziende accentua il divario nei livelli di sostenibilità: oltre il 70% del mercato è gestito da grandi aziende che adottano pratiche avanzate, mentre molte realtà più piccole faticano a tenere il passo.

Laura D’Angeli è consulente direzionale e fondatrice dello Studio D’Angeli con esperienza ventennale nel lancio di start up e nella pianificazione strategica ed economico-finanziaria. Negli ultimi 15 anni la sua attività si è concentrata su progetti per l’innovazione, la sostenibilità e il marketing responsabile nel settore del gaming.

Fonte immagine: https://depositphotos.com/