Straface: “Creato tavolo operativo per mappare domanda ed esigenze riguardanti le dipendenze patologiche”
La Regione Calabria ha ottenuto 4 milioni di euro per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (GAP), finanziati dal Ministero della Salute.
“Quattro milioni di euro per il contrasto al gioco d’azzardo patologico (GAP), finanziati alla nostra regione dal Ministero della Salute. Oltre 3 milioni di euro di fondi mai spesi dal 2012, recuperati e investiti nel campo della prevenzione e del reinserimento sociale e lavorativo di ex tossicodipendenti, nella formazione degli operatori e delle comunità terapeutiche e in un piano di comunicazione dissuasiva mirato. La recente istituzione dell’Osservatorio Regionale sulle Dipendenze Patologiche. È la prima volta che nella storia della Regione Calabria viene ascoltata e coinvolta da protagonista, allo stesso tavolo, la rete delle Comunità terapeutiche rispetto ad un tema così importante e delicato come le dipendenze patologiche”.
Durante un incontro promosso dal Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, con i responsabili delle Comunità, Pasqualina Straface, presidente della terza commissione sanità del Consiglio Regionale e delegata alle Dipendenze patologiche, ha sottolineato i risultati ottenuti da vari progetti avviati in collaborazione con le comunità terapeutiche e i Servizi per le Dipendenze (SerD) delle cinque ASP calabresi.
L’incontro ha avuto luogo alla Cittadella Regionale di Catanzaro, ed è stato un’occasione per presentare i risultati e discutere di ulteriori iniziative. Inoltre, è stato annunciato che un tavolo operativo, creato su iniziativa della Straface, si riunirà la settimana successiva per mappare domanda ed esigenze riguardanti le dipendenze patologiche. Durante l’incontro, sono stati illustrati gli interventi messi in atto, in particolare con l’avvio di un rapporto stabile con le comunità terapeutiche calabresi, rappresentate dall’associazione regionale CREA Calabria, che include le varie realtà non profit impegnate nella lotta contro le tossicodipendenze.
“Da questa collaborazione e dal continuo confronto, coadiuvati dal Dipartimento Salute e Welfare – ha sottolineato Straface – abbiamo potuto sviluppare le progettualità e gli interventi su questo tema che stanno avviando la nostra regione ad essere in linea con le altre”.
Le Comunità terapeutiche – ha rilanciato la presidente Straface – rappresentano quelle realtà sociali grazie alle quali molti giovani e le loro famiglie possono ritornare a sorridere alla vita: recuperati dalla schiavitù della droga e da una vita fatta di emarginazione, illegalità, rischio per la propria salute e quella degli altri. Le nostre Comunità terapeutiche, oltre alla passione e gli sforzi che mettono in campo per offrire occasioni di riscatto a chi è vittima delle droghe, hanno anche un piccolo primato: sono un pezzo della sanità calabrese che produce immigrazione e attrae utenza da altre regioni. Sono ormai almeno tre decenni che questo fenomeno si verifica in particolare dalle regioni Campania, Sicilia, Lazio da cui provengono utenti inseriti nelle nostre comunità.
Tra i progetti futuri vi è quello dell’attivazione anche in Calabria, dei servizi specialistici per le dipendenze patologiche come le Comunità per le cosiddette Doppia Diagnosi, quelle per gli alcolisti; l’avvio di programmi di cura e riabilitazione per giovani assuntori di droga; la revisione del sistema delle tariffe eccessivamente basse e non in linea con le altre regioni.