16 Aprile 2024 - 07:16

La Germania invia a Bruxelles nuove modifiche al Trattato interstatale sul gioco

La Germania ha inviato in Commissione europea le modifiche al Terzo trattato interstatale sul gioco d’azzardo. Il periodo di stand still terminerà il prossimo 29 luglio. La presente notifica va

26 Aprile 2019

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La Germania ha inviato in Commissione europea le modifiche al Terzo trattato interstatale sul gioco d’azzardo. Il periodo di stand still terminerà il prossimo 29 luglio.

La presente notifica va a modificare le norme già notificate a Bruxelles in precedenza che tuttavia non hanno avuto l’approvazione di tutte le forze politiche in Parlamento.

Le modifiche in sostanza riguardano la procedura di concessione per la raccolta di scommesse sportive. Si regolamenta che l’assegnazione delle licenze di scommesse sportive è sospesa per la durata della fase di sperimentazione; non è più necessaria una procedura di selezione. La fase di sperimentazione è fissata dall’attuale durata del Trattato di Stato al 30 giugno 2021. In caso di proroga del Trattato di Stato si applica fino al 30 giugno 2024.

 

Dal 1 ° luglio 2012, il Trattato dello Stato sul gioco prevede l’ammissione di operatori privati ​​di scommesse sportive nel contesto di una fase sperimentale di sette anni. Il numero massimo di licenze è attualmente limitato a 20.
Attraverso una modifica selettiva del Trattato, il modello della fase sperimentale per la durata del Trattato di Stato sul gioco d’azzardo sarà con chiarezza ulteriormente sviluppato per i fornitori e le parti interessate (fornitori di servizi di pagamento, media, società sportive e associazioni). La limitazione delle licenze ad un numero di 20 viene annullata per questo scopo, in modo che ogni candidato che possiede i requisiti necessari possa avere la possibilità di ottenere una licenza. Allo stesso tempo, questo aprirà la strada alle autorità di vigilanza del gioco d’azzardo per abrogare divieti che non sono consentiti su base nazionale. Questo pone fine alla progressiva erosione della legge regolatrice.

 

PressGiochi