29 Marzo 2024 - 10:33

Istituto Friedman: “L’attività politico-parlamentare sul gioco sia misurata, no aumento tasse”

L’Istituto Friedman interviene su alcune questioni politiche economiche legate al settore del gioco in particolare riguardo agli emendamenti della Legge di Bilancio. “Osservando l’attività parlamentare di questi giorni e in

21 Novembre 2017

Print Friendly, PDF & Email

L’Istituto Friedman interviene su alcune questioni politiche economiche legate al settore del gioco in particolare riguardo agli emendamenti della Legge di Bilancio.

“Osservando l’attività parlamentare di questi giorni e in particolare gli emendamenti alla Finanziaria presentati recentemente da alcuni esponenti politici- commentano- risulta difficilmente comprensibile il pensiero economico di alcune forze politiche le quali, nonostante tutti i progessi che ci sono stati in materia e aver visto i risultati derivanti da scelte di iper-tassazione nelle nazioni che le hanno adottate, ancora oggi in Italia propongano aumenti del prelievo erariale unico. Questo oltre ad altre misure, a volte anche fantasiose, ma tutte improntate da un’assioma economico fortemente limitativo delle iniziative imprenditoriali nel settore, nonché delle libertà economiche di coloro che operano nel settore, tra l’altro strettamente legato allo Stato grazie alla natura dei Monopoli”.

“Si tratta-prosegue l’Istituto- purtroppo quindi di atteggiamenti sintomo di una deriva contro le libertà economiche ed individuali, specie nei confronti di un settore che non conosce ormai da tempo una stabilità normativa e necessiterebbe di maggior attenzione da parte della politica.  Alcune delle misure proposte, in particolare l’aumento del PREU, rischiano infatti di far fallire centinaia di aziende e di avere come conseguenza la perdita del posto di lavoro per migliaia di dipendenti, in un momento difficile per l’intero comparto occupazionale in Italia”.

“Come Istituto economico- concludono- monitoriamo sempre con attenzione gli effetti delle proposte normative nei vari settori economici e oggi se sommiamo all’aumento della tassazione sul gioco le misure fortemente restrittive che alcune Regioni stanno portando avanti, nonostante l’accordo organico con il Governo, il rischio che questo settore imploda e vi sia un imminente ritorno alle attività irregolari o illegali è molto forte, con tutte le conseguenze erariali negative che questo comporterebbe. Auspichiamo quindi come le Istituzioni democratiche, sia a livello centrale sia nei livelli locali, tengano in considerazione sia i rischi che le conseguenze che ulteriori provvedimenti proibizionisti andrebbero a generare”.

PressGiochi