Ipotesi commissariamento in vista a Campione d’Italia

Basteranno le dimissioni del sindaco Roberto Salmoiraghi e l’arrivo di un commissario prefettizio a gestire il Comune per superare il dramma che sta vivendo Campione d’Italia?

Intanto, il Comune si trova in dissesto finanziario ed è stato obbligato a sopprimere molti servizi. La chiusura della casa da gioco ha messo in ginocchio l’intero paese. Oltre alla montagna di debiti accumulati, al Comune italiano mancano i soldi per assicurare la gestione corrente, e dalla chiusura del casinò, lo scorso 27 luglio, l’erario dell’exclave non riceve più gli incassi giornalieri, stimati fra i 250 e i 300mila euro. Facendo un calcolo al ribasso, sono almeno 13,5 i milioni a mancare all’appello in meno di due mesi. E la situazione si ripercuote negativamente a livello socioeconomico va considerato che in tutto ci sono più o meno 700 persone senza lavoro in un paese che conta circa duemila abitanti.

Una vicenda senza precedenti, come ha dichiarato a fine agosto al nostro giornale il sottosegretario al Ministero dell’interno Nicola Molteni che ha messo il dito nella piaga assicurando l’interessamento su Campione di ben tre ministeri. Non dimentichiamo che le vicissitudini di Campione potrebbero anche avere risvolti penali. Il sottosegretario Molteni aveva assicurato che l’autorità avrebbe verificato le responsabilità presenti e passate. Parole, le sue, che assumono un significato diverso dopo l’ultimo blitz delle forze dell’ordine andato in scena una settimana fa nel palazzo comunale. Un’operazione a cui ha partecipato anche un rappresentante del Ministero economia e finanze in seguito agli sviluppi delle due inchieste penali che alla luce del fallimento della casa da gioco sono state raggruppate in un unico fascicolo a carico di nove indagati. E non si esclude che il numero possa aumentare.

PressGiochi