12 Febbraio 2025 - 12:56

Il Sindaco di Rubiera contro la riforma del gioco d’azzardo e lancia appello ai parlamentari emiliano-romagnoli

Il gioco d’azzardo rappresenta un fenomeno drammatico e sempre più diffuso, con conseguenze devastanti sulle persone e sulle comunità. A lanciare l’allarme è Emanuele Cavallaro, Sindaco di Rubiera e coordinatore

04 Febbraio 2025

Il gioco d’azzardo rappresenta un fenomeno drammatico e sempre più diffuso, con conseguenze devastanti sulle persone e sulle comunità. A lanciare l’allarme è Emanuele Cavallaro, Sindaco di Rubiera e coordinatore tematico per la promozione della legalità e la lotta al gioco d’azzardo di ANCI Emilia-Romagna. Cavallaro ha espresso una netta opposizione alla proposta di riforma del gioco d’azzardo fisico attualmente in discussione presso il Governo, sottolineando come essa rischi di aggravare ulteriormente il problema.

La riforma, se approvata, annullerebbe le normative regionali e priverebbe i sindaci della facoltà di regolamentare gli orari di apertura delle sale da gioco, una prerogativa che in molti casi si è rivelata fondamentale per limitare l’accesso al gioco d’azzardo. Inoltre, il provvedimento ridurrebbe il numero di “punti sensibili” da tutelare, aumentando di fatto la possibilità di apertura di nuove sale scommesse. Secondo Cavallaro, questa scelta, giustificata con il pretesto di una maggiore armonizzazione normativa, avrebbe invece l’effetto opposto: una proliferazione incontrollata di luoghi dedicati al gioco d’azzardo.

“Si tratta di un provvedimento su cui è necessario, semplicemente, invertire la rotta”, ha dichiarato il Sindaco, evidenziando come il fenomeno sia in crescita non solo in Emilia-Romagna, ma in tutta Italia. A tal proposito, Cavallaro ha rivolto un appello ai parlamentari emiliano-romagnoli affinché si oppongano a questa riforma, sottolineando il ruolo chiave delle amministrazioni locali nella tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione.

L’ANCI, insieme a numerose associazioni e organizzazioni del terzo settore, è tra i promotori della campagna “Mettiamoci in gioco”, che chiede al Parlamento di riconsiderare l’intero impianto normativo in materia di gioco d’azzardo. “È insopportabile il sospetto che lo Stato voglia fare cassa sulle miserie delle dipendenze”, ha aggiunto Cavallaro, criticando aspramente la logica economica che sembra guidare la riforma.

Il Sindaco di Rubiera ha infine lanciato una provocazione: “Se si tornasse a giocare solo al lotto ed al totocalcio, forse negli uffici dei sindaci arriverebbero meno disperati in cerca d’aiuto”. Una riflessione che mette in evidenza il dramma umano legato alla ludopatia e la necessità di politiche serie e responsabili per contrastarla, anziché incentivarla attraverso normative meno restrittive.

PressGiochi

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