25 Aprile 2024 - 20:56

Il principe Alberto II di Monaco chiamato in Italia per la causa di truffa di un software di scommesse online

Il giudice del tribunale di Napoli Nord, Annamaria Buffardo chiama ancora in udienza Alberto II di Monaco nella causa civile causa civile intentata dall’imprenditore Mario Loffredo, 57enne campano, residente da

27 Gennaio 2016

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Il giudice del tribunale di Napoli Nord, Annamaria Buffardo chiama ancora in udienza Alberto II di Monaco nella causa civile causa civile intentata dall’imprenditore Mario Loffredo, 57enne campano, residente da molti anni a Lugano, socio al 75% della Egp (Extreme Gaming Pro, società maltese) di Campione d’Italia nella quale figuravano anche alcuni croupier di Casinò di Lugano e dell’enclave, inventori di una delle prime piattaforma di poker online. Il principe è stato chiamato altre due volte, ma non si è presentato richiamandosi alle leggi del suo stato in cui la sua figura è inviolabile. Stavolta il giudice ha chiamato in causa il ministero della Giustizia che ha risposto che “spetta al giudice di merito ogni decisione in ordine alla legittimità o meno del rifiuto, da parte del convenuto di ricevere l’atto della citazione”, quindi teoricamente dovrebbe presentarsi in questa causa nella quale secondo Loffredo persone vicine al principe si sarebbero illecitamente impossessate del software innovativo di poker online, realizzato dalla società di Campione d’Italia, nel frattempo fallita. L’imprenditore residente a Lugano, si era rivolto sia alla giustizia penale (Como) che quella civile (Napoli), avendo pagato una mezza dozzina di milioni di euro per il progetto di un torneo la cui finale si sarebbe dovuta svolgere a Montecarlo e per aver subito un danno complessivo di 75 milioni di euro. Lo scorso anno a Como sono stati assolti sette imputati dall’accusa di truffa, tutti monegaschi, fra cui il direttore generale di una società controllata proprio dal principe Alberto.