Torniamo a parlare di dati. In questi mesi di attesa per l’avvio del riordino normativo anche per il comparto del gioco terrestre, è fondamentale disporre di una fotografia chiara e
In questi mesi di attesa per l’avvio del riordino normativo anche per il comparto del gioco terrestre, è fondamentale disporre di una fotografia chiara e aggiornata dell’evoluzione del settore.
Analizzare l’andamento degli ultimi anni permette infatti di comprendere il peso effettivo ricoperto da ciascun prodotto di gioco attraverso i due canali – fisico e online – all’interno del mercato complessivo del gioco pubblico.
Avviamo quindi la nostra analisi a partire dai dati nazionali relativi al 2024 su Raccolta, Vincite e Spesa, mettendo a confronto il gioco fisico con quello a distanza e, ove possibile, proponendo un confronto con i dati degli anni precedenti.
Partiamo da quanto era già stato reso noto da ADM col Bilancio d’Esercizio 2024.
Il volume complessivo della Raccolta (totale delle somme giocate) è stato di 157,45 miliardi di euro con un incremento del 6,59% rispetto al 2023.
La Spesa effettiva (giocato – vincite) nel 2024 è stata pari a 21,591 miliardi di euro, con un incremento del 4,38% rispetto al precedente anno.
Nello stesso anno, all’Erario sono state destinate entrate per 11,556 mld di euro, in linea con quanto accaduto nel 2023 (-0,58%).
Alla Filiera è rimasto – si fa per dire – un compenso complessivo dal valore di 10,035 mld.
FISICO: Sul canale terrestre sono stati messi in gioco circa 65,3 miliardi di euro, di cui 48,8 miliardi sono tornati nelle tasche degli utenti (pari al 74,7%); pertanto, il giocato reale – comunemente definita Spesa – è stato di circa 16,5 miliardi di euro (precisamente di 16.519.180.691,60 euro).
Da considerare solo un paio di anni prima, nel 2022, la raccolta del gioco a terra, era stata poco più di 63 miliardi, e se volessimo fare un confronto con il periodo pre-Covid vedremmo che nel 2019 era stata di oltre 74 miliardi di euro.
ONLINE: Sul canale telematico, il giocato è stato di circa 92,1 miliardi di euro, a cui si contrappone un’elevatissima quota vincite pari a 87 miliardi. La spesa effettiva, ovvero la differenza tra quanto giocato e quanto restituito in vincite, è stata di circa 5,1 miliardi di euro, precisamente di 5.072.360.538,58 euro. In sostanza, per ogni 100 euro puntati, 95 sono tornati ai giocatori.
Facendo un confronto con gli anni precedenti, nel 2022 le giocate valevano 73 miliardi di euro, mentre 67,2 miliardi nel 2021.
FISICO vs ONLINE
Andando più in profondità, è interessante rilevare innanzitutto il rapporto di forze fra gioco fisico e online nei due ultimi anni.
Mentre nel 2023 esso era di 45,28% vs 54,72%, nel 2024 la forbice si è ulteriormente allargata a favore dell’online: 41,5% vs 58,5%; ovvero, lo scarto differenziale è passato da 9,44 a 17 punti percentuali in soli 12 mesi.
Un incremento vertiginoso, se si pensa che fra il 2020 e il 2023 vi erano stati 7,48 punti di differenza. In altri termini, mentre la percentuale di incremento ’22-’23 è del 26,2%, quella fra ’23-’24 è addirittura dell’80%.
Passando al dettaglio del rapporto giocato/vincite, nel 2024, per il terrestre, si attesta sul 74,72%, mentre per l’online è del 94,49%. Nella sommatoria, la % di vincita è dell’86,29%. Anche in questo caso siamo di fronte ad un aumento: nel 2023 la risultante del rapporto è stata 85,47%; nel 2022 dell’85,03%.
PressGiochi
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Fonte immagine: AIGEN