19 Aprile 2024 - 06:01

Il Bingo ci riprova: presentati emendamenti per la sospensione dei canoni al decreto Energia

Le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera hanno avviato il lavoro di Conversione in legge del decreto-legge 1o marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento

21 Marzo 2022

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Le Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera hanno avviato il lavoro di Conversione in legge del decreto-legge 1o marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.

Il decreto legge approvato dal governo Draghi affronta i temi scottanti del contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti, dei prezzi dell’energia, dei sostegni alle imprese, dei presidi a tutela delle imprese nazionali e, dell’accoglienza umanitaria per i profughi in fuga dall’Ucraina.

Tra gli emendamenti presentati dai gruppi parlamentari, vengono riproposti alcuni interventi in favore del Bingo, già respinti durante la discussione della legge di Bilancio 2022 e del Decreto Sostegni Ter approvato la scorsa settimana dal Senato e che ora passerà alla Camera.

Tre le proposte fatte si chiede la ‘Non debenza dei canoni concessori nei periodi di chiusura delle Sale Bingo’.

Gli onorevoli Gavino Manca, Bonomo ed altri del PD chiedono: Al fine di sostenere i concessionari delle sale per il gioco del bingo nell’affrontare i crescenti costi energetici imposti dalle previsioni vigenti in materia di salubrità degli spazi e tutela dei consumatori, gli oneri concessori previsti dall’articolo 1 comma 636 e seguenti, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, relativi ai periodi di sospensione dell’attività di raccolta tra l’ottobre del 2020 ed il giugno del 2021 in ragione di provvedimenti conseguenti allo stato d’emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e delle sue successive proroghe non sono dovuti.

L’on. Lupi (Misto), D’Attis e Torromino di Forza Italia propongono: All’articolo 69, comma 2, del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, le parole: «periodo di sospensione dell’attività» sono da intendersi riferite a ciascun mese o frazione di mese interessati dalle prescrizioni di chiusura al pubblico fino alla scadenza dello stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e delle sue successive proroghe”.

Ricordiamo che il suddetto comma 2 prevede che “A seguito della sospensione dell’attivita’ delle sale bingo prevista dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 e successive modificazioni ed integrazioni, non e’ dovuto il canone di cui all’articolo 1, comma 636, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 e ss.mm. e ii. a decorrere dal mese di marzo e per tutto il periodo di sospensione dell’attività”.

“Le disposizioni di cui al comma 1, – si legge nell’emendamento – di carattere interpretativo, non recano oneri finanziari in quanto trattasi di canoni non dovuti e non contabilizzati nello Stato di previsione delle Entrate del Bilancio dello Stato 2022 – 2024”.

Dello stesso tenore la proposta emendativa a firma dell’on. Topo del PD, Foti, Butti, e Silvestri di Fratelli d’Italia e Cortelazzo e D’Attis di FI.

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Fonte immagine: https://www.codereitalia.it/it/gaming-hall-re-gh4.php